LA CASA FANTASMA
di May e Jacques Futrelle
Polillo Editore
2008, brossurato
64 pagine, 9.90 euro
Dando per scontato il plauso alla Polillo per i suoi gialli d'epoca della collana "I bassotti", non si può non consigliare la velocissima lettura di questa chicca nata dall'idea di un redattore dell'Assiciated Sunday Newspaper (che realizzava supplementi domenicali per vari quotidiani). Jacques Futrelle, infatti, scrittore americano nato in Georgia nel 1875, giornalista, regista e attore teatrale, era, nel 1907 al culmine della sua fama soprattutto come giallista. Aveva ideato, infatti, un detective infallibile, il professor Van Dusen, soprannominato "La macchina pensante", protagonista di un piccolo gruppo di racconti (tra cui il celebre "Il problema della cella n. 13"). Se Futrelle non fosse morto a soli trentasette anni, avrebbe sicuramente iscritto il suo nome a caratteri cubitali nella storia del giallo mondiale. Purtroppo, il suo nome figura tra le vittime del naufragio del Titanic, con cui scomparve dopo aver messo in salvo la moglie May. Proprio May è l'autrice della prima parte de "La casa fantasma". In realtà, la donna aveva proposto all'Associated Sunday un racconto di spettri in cui un automobilista si perde percorrendo una strada in campagna, trova un bivio che non avrebbe dovuto esserci, si imbatte in una fattoria non segnata sulle carte e cerca rifugio in una casa i cui occupanti sembrano non vederlo e che poi scompare. A May Furtrelle fu risposto che il racconto sarebbe stato pubblicato a patto che il marito Jacques avesse aggiunto una seconda parte in cui Van Dusen risolve l'enigma dando una spiegazione logica all'accaduto. E così è stato fatto. La Macchina Pensante, in effetti, fornisce la più convincente delle soluzioni. In appendice, una nota biografica racconta della triste sorte dell'autore sul transatlantico più famoso del mondo nell'aprile del 2012, e anche questo resoconto vale la lettura.
Nessun commento:
Posta un commento