sabato 28 maggio 2022

SOTTOSOPRA 3

 
 
 
 
 

Luca
Enoch Riccardo Crosa SOTTOSOPRA 3 Sergio Bonelli Editore cartonato, 2022 72 pagine, 19 euro Terzo e ultimo volume della miniserie in tre episodi sceneggiata da Luca Enoch e disegnata da Riccardo Crosa. Miniserie stupefacente per testi e disegni negli sconvolgenti (almeno per il sottoscritto) primo due volumi, e con una inaspettata svolta mistica nell'episodio finale - di cui è difficile parlare senza spoilerare, per cui chi non voglia venire a conoscenza di rilevazioni indesiderate forse è meglio che non prosegua la lettura. Il primo e il secondo "Sottosopra" sono stati puntualmente recensiti in questo spazio e perciò, per non stare a ripetermi e a tessere nuove lodi agli autori, vi rimando a quelle recensioni raggiungibili con questi link: http://utilisputidiriflessione.blogspot.com/2021/01/sottosopra.html
 
http://utilisputidiriflessione.blogspot.com/2021/04/sottosopra-2.html Il terzo "Sottosopra" mette sottosopra i precedenti, nel senso che si svela il perché del ribaltamento gravitazionale che ha invertito il basso e l'alto del pianeta Terra (ma solo per ciò che è organico - e per l'acqua), causando in pratica la fine del mondo, con pochi sopravvissuti che non hanno speranza di sopravvivere a lungo. Inquietanti, per come si sino viste nei primi due volumi, le reazioni dei superstiti di fronte a una situazione estrema come quella prospettata da "Sottosopra". I due protagonisti, una ragazza e un ragazzo adolescenti, Giorgia e Alessandro, assistono alle reazioni folli di invasati religiosi e dei militari e alla fine si trovano di fronte a uno stuolo di angeli che inutilmente l'esercito cerca di abbattere. "Angeli" definiti così in termini umani, ma in realtà si tratta di creature la cui natura è ignota e la loro logica del tutto aliena. Il sottosopra l'hanno provocato loro, per motivi ignoti, e come hanno creato il ribaltone, rimettono tutto a posto, senza vere spiegazioni. Scrive Enoch: "Gli Angeli di questa storia fanno parte di una razza ancestrale, evolutasi allo stato di pura energia. Non possono né vogliono interferire nelle faccende, anche drammatiche, all'interno dei diversi mondi, e vigilano attentamente sulle interazioni trai vari universi per preservare la struttura pluridimensionale del Tutto".

venerdì 27 maggio 2022

DOMANI ANDRA' MEGLIO I RACCONTI DI DOMANI 6

 

 

 


 
 
Tiziano Sclavi
Angelo Stano
I RACCONTI DI DOMANI 6:
DOMANI ANDRA' MEGLIO
Sergio Bonelli Editore
cartonato, 2022
66 pagine, 19 euro
 
 
Si conclude con questo sesto volume la miniserie a fumetti "I racconti di domani", scritta da Tiziano Sclavi e illustrata ogni volta da un diverso artista. Tutte le cinque precedenti uscite sono state puntualmente recensite in questo spazio. Perciò, se volete approfondire (nonostante la brevità, voluta, di questi miei interventi) le caratteristiche, la struttura e le tematiche di questa collana, potete cliccare sui link elencati più più in basso, ognuno dei quali vi rimanderà a una singola recensione. "Domani andrà meglio" riporta Angelo Stano a illustrare testi di Sclavi, e fa bene al cuore rivedere i loro nomi, uno accanto all'altro, in apertura di un racconto a fumetti. Stano si dimostra il maestro di sempre per sintesi grafica e capacità di comunicare emozioni. Sclavi resta un punto di riferimento per l'abilità di raccontare con scelte perfette di tempi, stacchi, dialoghi, tutti essenziali ma efficacissimi per chiarezza e allo stesso tempo per agganci a imprevedibili altrove. Dylan Dog è presente (di sfuggita) e si conferma un pretesto (e lui che legge, o è a lui che si narrano da sole, le "storie di domani" contenute in in libro impossibile acquistato in un negozio che non esiste). La sua quasi assenza non dispiace, però: perché sono le storie, singoli e brevi episodi scollegati fra loro, a irretire e folgorare il lettore. Sono sette, questa volta, i racconti. Di nuovo storie fantastiche, horror, ironiche, poetiche, nello stile (e nella poetica) dello sceneggiatore. 1. Il libro impossibile https://utilisputidiriflessione.blogspot.com/2020/08/il-libro-impossibile.html 2. Della morte e del cielo https://utilisputidiriflessione.blogspot.com/2021/01/della-morte-e-del-cielo.html 3. Brevi cenni sull'universo e su tutto il resto https://utilisputidiriflessione.blogspot.com/2021/03/brevi-cenni-sulluniverso-e-tutto-il.html 4. Varie ed eventuali https://utilisputidiriflessione.blogspot.com/2021/07/i-racconti-di-domani-4-varie-ed.html 5. Ammazzando il tempo https://utilisputidiriflessione.blogspot.com/2021/11/ammazzando-il-tempo.html

lunedì 9 maggio 2022

IL SACCO DI ROMA

 


 

Antonio Di Pierro

IL SACCO DI ROMA

Saggistica storica - Mondadori

Collana Oscar Storia

Ristampa 2005

brossurato – Euro 8,80

 

Il saggio di Antonio Di Pierro, giornalista romano classe 1947, è uscito la prima volta nel 2002 all’interno della collana mondadoriana, dei volumi cartonati de “Le scie”, è stato ristampato negli Oscar Storia nel 2003. Dietro la bella copertina (un particolare di un dipinto di Gustave Jacquet – ma peccato che poi all’interno del volume l’iconografia lasci a desiderare), Di Pierro racconta i tragici fatti del Sacco di Roma di lunedì 6 maggio 1527 in presa diretta, come se fosse un giornalista inviato a riferire e a trasmettere un resoconto di ora in ora. In ognuno dei primi 24 capitoli (che appunto a partire dalla mezzanotte coprono ciascuno un lasso di tempo di 60 minuti) si raccontano i fatti con un buon piglio narrativo e poi si approfitta di uno spunto per raccontare qualche retroscena precedente o per descrivere le condizioni di vita nella Roma del Cinquecento o per esaminare la situazione militare e politica nel resto d’Italia. Così, viene offerto al lettore un quadro esaustivo e affascinante. La trovata della cronaca storica “in diretta” ha però il limite di non permettere giudizi a posteriori, perciò tutto si valuta per quel che era possibile valutare sul momento. Un venticinquesimo e ultimo capitolo è distanziato di un anno (e racconta del ritorno del Papa Clemente VII a Roma nel 1528) per potere, appunto, fare il quadro degli eventi nei dodici mesi successivi al Sacco. In tutto il libro si parla dei Lanzichenecchi come di milizie al soldo di Carlo V e dunque a volte sembra che il Sacco sia stato ordinato dal cattolicissimo imperatore, mentre la versione più accreditata dell’evento sostiene che Carlo V non fosse stato informato della piega che avevano preso gli eventi e che i Lanzichecchi abbiano attaccato Roma solo per saccheggiarla perché affamati e non pagati. Non che Di Pierro non dica anche questo, ma sotto sotto sembra pensare che Carlo V in realtà sapesse o prevedesse. In ogni caso, una lettura avvicente e interessante.

 

venerdì 6 maggio 2022

HANNIBAL

 

 


 

Thomas Harris
HANNIBAL
Romanzo - Mondadori
Prima edizione agosto 1999
Collana Omnibus
Titolo originale: “Hannibal”
Traduzione di Laura Grimaldi
cartonato - 468 pagine -  lire 34.000

 
Il dottor Hannibal Lecter, già protagonista di un precedente romanzo di Thomas Harris (il fortunato “Silenzio degli Innocenti”, trasportato con successo anche sul grande schermo), è tornato in azione. Si tratta del resto di un personaggio di grande fascino e spessore (crudele ma geniale, efferato ma esteta, cannibale ma coltissimo), e certi personaggi sono duri a morire. I lettori li richiedono a gran voce, vivono di vita propria. Thomas Harris coinvolge e disgusta (per le scee truci a cui ci costringe a essistere. Grande scrittore, comunque.
Dopo essere evaso dal manicomio in cui era rinchiuso, il dottor Lecter si è fatto operare la mano a cui aveva sei dita e si è trasferito a Firenze. Qui ha ucciso il vero professor Fell, sovrintendente di Palazzo Capponi, ne prende il posto e vive dunque nel centro storico della città d’arte per eccellenza, lavorando su libri antichi, suonando il clavicembalo, tenendo conferenze. Solo che Mason Verger, un miliardario americano perverso e pedofilo che Lecter ha ridotto a un mostro senza volto (non ha più la pelle della faccia, data in pasto ai cani o fatta mangiare a lui stesso), paralizzato e chiuso in un polmone d’acciaio, ha posto una taglia miliardaria sulla sua testa: lo vuole vivo per farlo divorare dai maiali di cui è allevatore (ne ha fatti addestrare alcuni ferocissimi, in Sardegna, abituati a nutrirsi di carne cruda e umana in particolare). Questo spinge Rinaldo Pazzi, poliziotto fiorentino che ha scoperto la vera identità di Fell, a consegnare Lecter a Verger. Da qui in poi, occhio allo spoiler perché vi racconto tutto - anche se ormai tutti lo sanno, quel che succede. 
Dunque Rinaldo Pazzi buol consegnare Lecter a Verer, si dicea. Ma non è facile mettere il sale sulla coda al dottor Lecter: non solo Hannibal sventa la trappola uccidendo Pazzi nello stesso modo del più celebre dei suoi antenati nella congiura contro i Medici (sbudellato e appeso fuori di Palazzo Vecchio), ma si trasferisce anche negli Stati Uniti per passare al contrattacco contro Verger. Il quale è un corruttore di prim’ordine e ha dalla sua persino i pezzi grossi dell’FBI, che trovano il modo di mettere sotto inchiesta Clarice Starling, l’unica che potrebbe fermare il dottor Lecter, avendo già trovato il modo di rintracciarlo dopo che è tornato in patria. In questo modo Hannibal resta a piede libero finché proprio la sua attrazione verso Clarice lo pone in condizione di cadere vittima dei poliziotti corrotti che lo catturano e lo consegnano a Verger (invece di arrestarlo). Così, Clarice e Hannibal si trovano a combattere gli stessi avversari e ne hanno ragione, e non è difficile capire che la tesi di fondo del romanzo è che coloro i quali vogliono catturare Lecter sono in realtà più cattivi di Lecter stesso. Così Hannibal, con il suo genio, diventa l’eroe con cui il lettore si identifica e quando alla fine vediamo lui e Clarice mangiare il cervello di Krendler, superiore dell’agente Starling all’FBI e artefice degli intrighi di Verger contro entrambi, ne siamo quasi contenti (anche se la scena è quanto di più efferato si possa immaginare, visto che Krendler è ancora vivo e cosciente e si spenge come il computer HAL in “Odissea nello Spazio” mentre lo mangiano). Verger, del resto, finisce in pasto agli stessi porci sa lui allevati per Lecter. Clarice e Hannibal fuggono insieme: resta il dubbio se lei sia stata ipnotizzata o plagiata o se segua il dottore perché innamorata di lui. Romanzo avvincente, anche se con qualche lentezza di troppo soprattutto nella fase iniziale.