giovedì 24 agosto 2017

MICKEY - UOMINI E TOPO



Tito Faraci
MICKEY
UOMINI E TOPO
Add Editore
2016, 140 pagine
brossurato, 12 euro

Un libro insolito e straordinario, questo breve saggio di Tito Faraci. Ma, a guardar bene, perché “saggio”? Non è uno studio su Topolino, come il titolo potrebbe lasciar pensare (anche se in realtà non c’è trucco e non c’è inganno). Di Mickey Mouse si parla dall’inizio alla fine, in effetti, e si accenna a Walt Disney, a Gottfredson, a Romano Scarpa e ad altri autori del Topo più famoso del mondo, dando anche coordinate spazio-temporali e suggerendo letture indispensabili. Però non si traccia una storia strutturata dell’evoluzione dell’icona disneyana, né si fa una disamina delle implicazioni ideologiche o filosofiche del personaggio (benché se ne accenni). Faraci, uno dei più importanti e originali sceneggiatori di Topolino degli ultimi decenni, racconta piuttosto del suo amore verso Mickey, e del suo quotidiano rapporto con lui, tanto stretto da finire per crederlo un amico reale da cui attendersi una telefonata. Attraverso aneddoti, ricordi, svelamenti di retroscena, sprazzi autobiografici, puntinatura delle “i”, Tito smonta alcuni luoghi comuni, spiega perché Topolino non sia affatto meno ribelle e più borghese di Paperino, spezza una lancia in favore della produzione disneyana realizzata in Italia anche ai giorni nostri, niente affatto inferiore qualitativamente rispetto a quella del passato, parla di alcuni suoi colleghi e della vita in redazione, tira le orecchie o agli aspiranti autori che pretendono di scrivere storie del Topo senza conoscerlo abbastanza o ai sedicenti lettori che si piccano di esprimere giudizi dimostrando di non aver letto quello che intendono criticare. Il tutto senza mai eccedere nei toni e, anzi, risultando accattivante e gradevole anche nel momento della garbata polemica. Un libro molto personale, autobiografico, divertente e commovente come molte delle storie disneyane di Faraci, al punto che leggere “Mickey” finisce per essere quasi come leggere una di quelle belle e lunghe avventure in due puntate pubblicate su “Topolino”.

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