Valentino Forlini
50 SFUMATURE DI MARTIN
Amys
2024, brossurato
140 pagine, p.n.i.
Una chicca. Ma prima di spiegare perché, due parole sul percome. Innanzitutto, il Martin a cui allude il titolo è Martin Mystére, il Detective dell'Impossibile creato nel 1982 da Alfredo Castelli (1947-2024). Poi, Amys significa Amici di Martin Mystére, una benemerita Associazione Culturale con oltre venti anni di attività legata alla passione per il BVZM e il BVZA (Buoni Vecchi Zii Martin e Alfredo). Il volume che vedete in foto è stato pubblicato senza scopo di lucro, né l'autore né i curatori del progetto hanno percepito compensi, il ricavato della vendita risulta devoluto all'Associazione VIDAS (cito testualmente, "che ha permesso ad Alfredo Castelli di vivere con dignità i suoi ultimi giorni"). Veniamo all'artefice, Valentino Forlini, che si presenta efficacemente nella sua introduzione: cremonese, classe 1970, grafico e illustratore poliedrico (Lazarus Ledd, Samuel Sand, Erinni, Goccianera, John Doe, Nathan Never, Disney), animatore e character designer, attivo anche all'estero. Di che cosa si tratta? Di una galeria di "interpretazioni" di Martin Mystère, ma anche di Java e di Diana, visti come se fossero stati disegnati da altri (ben cinquanta) fumettisti diversi. Si comincia con Winsor McKay, si passa a Schulz, e poi Jacovitti, Sio, Zerocalcare, Mordillo, Hergé, Kirby, Silver, Altan, Watterson, Smythe, Aragones, Hart, Quino, Walker, Toriyama, Segar, Carnevali, Haring, Uderzo, Groening, Miyazaki, Peyo, Bonvi, Hanna & Barbera... e ne ho citati soltanto alcuni. Di ogni autore di cui Forlini ha preso in prestito lo stile viene fornita una scheda di presentazione. Ci si diverte un sacco, tornano alle mente tanti ricordi, si ha la conferma una volta di più di quanto sia variegato, meraviglioso, immenso, magico il mondo del fumetto. E vien fatto di pensare che Castelli stesso ha sempre allargato i confini del microcosmo di Martin Mystére invadendo con ogni sorta di mezzo i cortili e i regni dei vicini di casa. Soprattutto, vien fatto di pensare che se ne avesse avuto il tempo, prima o poi un libro del genere l'avrebbe commissionato a Forlini lui stesso.
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