venerdì 8 dicembre 2017

PIETR, IL LETTONE





PIETR, IL LETTONE
 di Georges Simenon
Adelphi
1993, brossurato,
160 pagine

E' il primo romanzo con protagonista il Commissario Maigret, scritto nel 1931, ma fu il terzo a venire pubblicato. Vale a dire che, per maneggi editoriali, due romanzi scritto dopo vennero pubblicati prima. In ogni caso, si tratta della preistoria maigrettiana visto che la serie sarebbe stata poi composta da 76 episodi. In questa avventura di esordio il commissario ha già i suoi atteggiamenti burberi, una moglie devota e paziente, una stufa di ghisa che borbotta nel suo ufficio e una freddolosità patologica, una mole colossale, una determinazione di ferro, una pazienza certosina e un fiuto psicologico a prova di bomba. Finisce anche gravemente ferito (gli tolgono tre costole) e vede finire ucciso un suo collaboratore, Torrence. Insomma, un noir duro, con i fiocchi e controfiocchi, anche se per certi versi basato su un susseguirsi di pedinamenti talvolta un po' stucchevoli. Una nota sgradevole è un vago antisemitismo che comunque faceva parte del periodo, quando non c'era il politicamente scorretto. Tuttavia leggere che "ogni razza ha un proprio odore, che le altre razze detestano", oggi dà un po' fastidio. Pietr il Lettone è un truffatore internazionale il cui arrivo è segnalato a Parigi dai dispacci della Commissione Internazionale di Polizia Criminale. Sul suo treno, però, viene trovato morto un uomo che corrisponde in tutto e per tutto alla descrizione del ricercato. Pietr però è vivo e vegeto in giro per Parigi. Le indagini conducono Maigret sulle tracce di almeno altri due individui: Olaf Swaan, Capitano di Lungo Corso, e Fédor Yourovitch, ubriaco cronico dagli atteggiamenti misteriosi. Sembra che ciascuno di costoro si trasformi nell'altro a seconda della convenienza o del momento. Alla fine, i lettoni si riveleranno due gemelli identici e indistinguibili nell'aspetto, ma diversissimi nel carattere. E Maigret farà in modo di far giustizia al di fuori della legge, come altre volte sarebbe capitato.

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