Autori Vari
A TAVOLA CON GLI AUTORI.
SCLS Presenta
2024, brossurato
140 pagina, p.n.i.
A TAVOLA CON GLI AUTORI.
SCLS Presenta
2024, brossurato
140 pagina, p.n.i.
Questo aureo libretto, gustoso pezzo da collezione (imperdibile anche se introvabile) non contiene testi, a parte le due brevi prefazioni (una scritta da me, l’altra firmata da Corwin – uno dei curatori con Marco Corbetta e Ivano Carzaniga), e non propone neppure nessun bel disegno. Anzi, i disegni sono proprio brutti, improvvisati, raffazzonati, tirati via al punto da sembrare opera di ubriachi. Cosa che in effetti è, visto che gli autori (tutti professionisti del fumetto) li hanno realizzati al ristorante al momento del caffè e del giro degli amari, dopo un pasto annaffiato da vino e da birra, in occasione di pizzate, pranzi e cene organizzate dagli appassionati forumisti di SCLS, ovvero Spirito Con La Scure punto it, una community di lettori di Zagor molto attiva in Rete (la prima per nascita, ma non l’unica). Esiste infatti una sorta di rito, instauratosi e ufficializzatosi a partire dal 2007, quando già il forum esisteva comunque da alcuni anni, che prevede il passaggio di mano in mano, tra gli “addetti ai lavori” presenti (cioè riservato agli autori zagoriani soliti fare comunella con i propri lettori), di un album da disegno su cui lasciare un disegno autografo improvvisato, magari con una battuta o una dedica accanto alla firma. Con il tempo gli album sono diventati numerosi (finito uno, se ne comincia un altro), tutti gelosamente conservati da Marco “Baltorr” Corbetta. Nella foto qui sotto vedete Marcello Mangiantini all'opera appunto durante un raduno di SCLS (in questo caso, a Rimini) in un contesto conviviale.
Questo volumetto raccoglie gli schizzi realizzati dall’edizione 2007 di Lucca Comics fino all’evento svoltosi a Santa Margherita Ligure nel novembre 2014. Il primo disegnetto è un Cico di Marco Verni, l’ultimo uno Zagor che combatte contro un polpo opera di Gallieno Ferri su testi miei (il balloon dice “Questo me lo faccio con le patate!”). Lo potete vedere qui sotto.
I raduni conviviali del forum SCLS sono continuati anche in seguito, e proseguono tuttora, questo significa che potrebbe venire data alle stampe una seconda raccolta, cosa in cui in effetti confidiamo. Quando ho scritto che i disegni sono brutti, a inizio di recensione, ovviamente scherzavo: alcuni sono bellissimi, altri molto divertenti, tutti comunque da contestualizzare. In ogni caso dimostrano come la passione verso l’eroe di Darkwood unisca autori e lettori in una unica comunità. Ci sono schizzi persino di Sergio Bonelli, che più volte si è unito alle tavolate degli zagoriani, e i disegni degli autori realizzati poco dopo la sua morte (avvenuta nel settembre 2011) sono commossi e commoventi nel suo ricordo (uno porta la mia firma). Eccolo qui sotto.
Non cito tutti i disegnatori e gli sceneggiatori rappresentati nel libro, per non dimenticare nessuno, ma ci sono quasi tutti, a partire (unico di cui faccio il nome a parte Ferri e Bonelli) da Alessandro Piccinelli artefice della copertina (sì, è vero, ho citato anche me stesso, Mangiantini e Verni, ma en passant a sostegno del discorso). Riporto qui di seguito il testo della mia introduzione, intitolata “Gli abitanti di Darkwood”. In fondo, troverete uno schizzo di Sergio Bonelli.
GLI ABITANTI DI DARKWOOD
di Moreno Burattini
Nei miei ormai trentacinque anni di lavoro alle sceneggiature di Zagor, personaggio per il quale ho scritto oltre trentamila pagine di avventure, mi è capitato spesso di viaggiare per il mondo invitato a parlare dello Spirito con la Scure e della sua leggenda. Dovunque sono andato, ho incontrato schiere di lettori che condividevano con me la mia stessa passione (perché, prima di essere un autore, sono un appassionato). Li ho definiti “gli abitanti di Darkwood”, una comunità che unisce in un unico popolo tutti coloro che, qualunque sia la loro nazionalità, si emozionano di fronte ai racconti dell’eroe dalla casacca rossa. Ascolto da sempre i racconti dei lettori che mi spiegano quanto sia stato importante Zagor nella loro vita. Ma c’è un aneddoto che li vale tutti, riguardante Adnan Mehmedovic, di Sarajevo (in Bosnia Erzegovina e più in generale nei Balcani, lo Spirito con la Scure gode di grande popolarità). Adnan mi ha narrato un toccante episodio riguardo gli anni della guerra nella ex-Yugoslavia, quando lui era bambino: avendo pochi minuti per scegliere cosa portare via dalla casa che doveva abbandonare, prese con sé un borsone con i fumetti di Zagor, che poi gli fecero grande compagnia nel tempo che trascorse da profugo. Gli albi dello Spirito con la Scure hanno aiutato tanti come lui a superare e sopportare quel periodo terribile. Nessuna meraviglia, dunque, che lettori accumunati dalla stessa passione sentano il bisogno di ritrovarsi come succedeva ai trappers delle foreste del Nord America nella prima metà dell’Ottocento. I “rendez-vous” dei mountain men ebbero il loro momento d’oro nell’arco di tredici anni. Il primo di essi, infatti, si svolse sul fiume Green, al confine tra Utah e Wyoming, nel luglio del 1825 (e si noti che Nolitta ambienta il raduno dell’albo “I cacciatori di uomini” su una isola fluviale chiamata Green Island). L’ultimo, più o meno dalle stesse parti, ebbe luogo nel giugno del 1837. Il convergere in una vasta radura di centinaia di persone intenzionate a far baldoria faceva sorgere un accampamento che veniva montato e smontato nel volgere di pochi giorni. Da molto più di tredici anni (sicuramente più di venti) gli zagoriani del forum Spirito con la Scure (per brevità, SCLS) si radunano periodicamente a Milano (nei pressi della Sergio Bonelli Editore) e in città sempre diverse in giro per l’Italia (ma ci sono stati raduni anche all’estero). Alcuni di queste riunioni di appassionati sono state filmate dal regista Riccardo Jacopino in documentario intitolato “Noi, Zagor” proiettato nell’ottobre 2013 in oltre cento sale cinematografiche di tutta Italia, dopo due anni di lavorazione. Si tratta di un entusiasmante viaggio “dietro le quinte”, in mezzo agli autori e ai loro collaboratori, fra le scrivanie e i tavoli da disegno di chi lavoro quotidianamente, da oltre cinquant’anni, alla realizzazione delle storie dello Spirito con la Scure. Ma è anche un reportage su tutto l’universo di emozioni che anima il pubblico, soprattutto quello della folta schiera di appassionati che popola i raduni dei fan così come gli incontri durante le fiere del fumetto, ma anche quello che colleziona gli albi e va a caccia dei numeri più rari. “Noi, Zagor” è davvero il più efficace possibile perché la comunità degli zagoriani comprende gli stessi autori, sceneggiatori e disegnatori, che spesso e volentieri si uniscono ai lettori nelle tavolate imbandite durante i raduni. E fra gli autori che hanno partecipato figurano anche Sergio Bonelli e Gallieno Ferri, i creatori dello Spirito con la Scure. Troverete infatti i loro autografi nelle pagine di questo libro, che raccoglie gli sketch schizzati dagli illustratori durante pranzi, cene o intervalli fra le conferenze, nel corso degli anni. Ci sono anche alcuni scarabocchi del sottoscritto, dei quali non mi vergogno come dovrei perché sono anch’io un abitante di Darkwood.
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