martedì 23 dicembre 2025

ECHI DALL'INCUBO

 

Tiziano Sclavi
ECHI DALL’INCUBO
Sergio Bonelli Editore
2025, brossurato
432 pagine, 23 euro


Sopra il titolo, il logo di Dylan Dog. Sotto, la scritta “24 storie brevi”. Il nome dell’autore, Tiziano Sclavi, premesso a tutto, garantisce la qualità del prodotto. Si tratta di un volume talmente necessario che avrebbe meritato una confezione di maggior pregio (ma va bene il balenottero, peraltro con un taglio davanti colorato). “Echi dall’incubo” raccoglie le short story dell’Indagatore dell’Incubo sceneggiate da Sclavi tra il 1989 e il 2000 e pubblicate fuori serie, oppure sui supplementi della testata principale. Sono particolarmente interessanti quelle realizzate per le più svariate riviste, quindi “su commissione”, che colpiscono talvolta per la genialità dell’estro creativo messa al servizio dello spunto offerto. Per esempio, “Il paradiso dei turisti” è una storia allestita per “I viaggi di Repubblica” dell’agosto 2000 ed è perfettamente dyandoghiana così come perfettamente in tema con la pubblicazione. “Spettri”, realizzata per “Max” (febbraio 1993), vede Dylan tenere fra le mani proprio il numero della rivista con se stesso in copertina (e il racconto all’interno). Un altro caso è “Lamiere” apparso su “Auto Oggi” (giugno 1996). Ci sono poi episodi brevi proposti in collaborazione con “Sorrisi e Canzoni” (1992), su “Per Lui” (1989), sul Diario Scolastico di Auguri Mondadori (1993). Altri racconti sono quelli scritti e disegnati come “appendici” o epiloghi di storie lunghe (di solito provenienti dagli Speciali) ristampate in volume dalla Mondadori. Altri short provengono dagli albi giganti dell’Indagatore dell’Incubo, e ci sono assolute chicche come quello in cui Claudio Villa è chiamato a illustrare una storia che cita tutte le sue copertine dylandoghiane, oppure quelli intitolato “Margherite” e “Cuori randagi”. A lettura ultimata, non resta che fare tanto di cappello a Sclavi quale autore di episodi brevi, talento di cui abbiamo parlato recensendo i sei volumi della serie  “I racconti di domani”. Lo scrittore di Broni ha del resto fatto apprendistato nella redazione del “Corriere dei Ragazzi”, dove la brevità delle puntate a fumetti era la regola. Un applauso agli undici disegnatori.

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