domenica 7 dicembre 2025

ASTERIX IN LUSITANIA



 
Fabcaro
Didier Conrad
ASTERIX IN LUSITANIA
Panini Comix
2025, cartonato
50 pagine, 12.90 euro

Che dire? La quarantunesima avventura in volume di Asterix e Obelix è decisamente spassosa. Nessun segno di stanchezza, gag a volontà, trama divertente, disegni godibilissimi. La recensione potrebbe finire qui, con un invito spassionato (ma anche appassionato) alla lettura.
Tuttavia, per dovere deontologico di schedatore compulsivo, aggiungerò qualcosa. Segnalo che di Asterix ci siamo occupati più volte in questo spazio (potete trovare i post cliccando sul tasto “Indice Titoli” e scorrendo l’elenco alfabetico alla lettera A) ma ecco per comodità direttamente il link della recensione del volume precedente, il quarantesimo della serie (fate clic qui accanto).
Dei due creatori del personaggio, lo sceneggiatore René Goscinny e il disegnatore Albert Uderzo, il primo è morto nel 1977 (24 storie all'attivo), il secondo è scomparso nel 2020 e la sua ultima storia è stata "Il compleanno di Asterix e Obelix" del 2009 (quando fu autore anche della sceneggiatura). Dopodiché, per altri cinque volte le avventure degli eroi gallici sono state disegnate da Didier Conrad e scritte da Jean-Yves Ferri. Con “Asterix e l’Iris bianco” (del 2024) Conrad (quasi indistinguibile da Uderzo agli occhi del profano) viene confermato, mentre per la prima volta a scrivere i testi è Fabrice Caro, in arte Fabcaro – che, va detto, se la cava proprio bene. “Asterix in Lusitania” porta i gallici eroi in  trasferta, inutile dirlo, in Portogallo e scherza in modo esilarante su certe caratteristiche dei lusitani: la famosa malinconia che li porta a ostentate pessimismo cosmico, le piastrelle, il baccalà infilato dappertutto (anche fuori contesto, si veda la copertina del volume), le parole che finiscono in “ao” e perfino i capelli neri stirati con la brillantina (fa molto ridere vedere Obelix dover rinunciare alle trecce e ai baffi rossi per travestirsi da nativo portoghese).  Non mancano le gag che prendono in giro la contemporaneità, come quella in cui Asterix si deve registrare all’ingresso di un palazzo con una password che contenga almeno un numero e un carattere speciale. 
Insomma, prendete e godetene tutti.
 

 



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