domenica 7 maggio 2017

L'OCCHIO DI GIUDA





Carter Dickson
L'OCCHIO DI GIUDA
Giallo Mondadori
2017, brossurato,
280 pagine, 5.90 euro

Carter Dickson, come ben sanno i cultori del genere, è uno dei vari pseudonimi di John Dickson Carr (1906-1977) scrittore americano celebre soprattutto per i delitti della camera chiusa, sottogenere del giallo in cui è un assoluto maestro. Due sono i suoi personaggi ricorrenti: il criminologo Gideon Fell e l'avvocato sir Henry Merrivale (abbreviato in H.M.). Proprio quest'ultimo è il protagonista de "L'occhio di Giuda" (The Judas Window), datato 1938. Personalmente vado matto per Dickson Carr e trovo geniali i suoi diabolici meccanismi che spiegano l'impossibile, anche se immagino che si tratti di gialli fuori moda. Io preferisco considerarli dei classici. Chi decide di leggere un racconto incentrato su un delitto della camera chiusa non può pretendere di trovarvi denunce del disagio sociale, rocambolesche scene d'azione, protagonisti tormentati e problematici e neppure verosimiglianza. Il delitto della camera chiusa è un gioco di prestigio e il giallista è il prestigiatore. Si legge Dickson Carr come si andrebbe a uno spettacolo di magia, con la differenza che alla fine il trucco viene svelato. Non importa se sia improbabile che un certo omicidio sia stato commesso così, basta che sia possibile. E su questo Dickson Carr non bara. Nel caso de "L'occhio di Giuda", un giovanotto (James Caplon Answell) si reca all'appuntamento con il suo futuro suocero (Avory Hume), per chiedergli la mano si sua figlia Mary. Mister Hume è stat informato ed è ben disposto ad accondiscendere al matrimonio. Il pretendente viene fatto accomodare in una sala dalle alte finestre chiuse e gli si offre da bere. La porta viene serrata dietro di lui. Il giovane racconta in seguito di aver perso i sensi come se nel bicchiere ci fosse un sonnifero. Quando si riprende mister Hume è morto con una freccia conficcata nel petto, e la porta del locale in cui si trova è bloccata dall'interno. E' lui stesso che deve aprire un pesante catenaccio per far entrare chi bussa: chi era fuori non ha visto uscire nessuno dopo che lui è entrato, e dentro ci sono soltanto il giovane e il cadavere. Sarà difficile per Henry Merrivale dimostrare l'innocenza del poveretto.

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