venerdì 10 maggio 2019

GUSTAV KLIMT



Serge Sabarsky - Autori Vari
GUSTAV KLIMT
Artificio
Prima edizione 1995
Brossurato  -  230 pagine -  35.000 lire

Serge Sabarsky introduce con un suo interessante saggio un'ampia disamina dell'opera artistica di Gustav Klimt, condotta con l'intervento di altri critici su aspetti specifici della sua produzione e con la riproduzione fotografica di alcuni capolavori del maestro viennese. Sabarsky, il cui scritto è il più chiaro ed esaustivo fra quelli contenuti all'interno del volume (peraltro tutti lodevoli), inquadra la figura di Klimt nella Vienna di fine Ottocento e del primo Novecento, ripercorrendo le tappe della sua straordinaria carriera, dai suoi inizi manieristici e pertanto lodati dalla critica "ufficiale" ed esaltati perfino dall'Imperatore, fino alla sua "secessione" dai binari dell'arte più tradizionale verso nuove forme e nuovi esiti. I Secessionisti Viennesi, cioè il gruppo di artisti che seguì Klimt, si dotarono presto di un padiglione per l'esposizione delle loro opere, che Klimt affrescò all'interno: lì dentro si susseguirono le mostre degli aderenti alla corrente artistica, sempre suscuitando l'entusiasmo del pubblico e la freddezza della critica. Klimt fu un artista singolare per la sua capacità di essere pittore e disegnatore, così come grafico e ritrattista, spontaneo e complicato, sensuale e trascendente, erotico e spirituale nello stesso tempo.  Ecco le parole di Klimt riguardo alla sua "secessione": "Né mai parteciperò a una mostra ufficiale. Voglio liberarmi. Voglio uscire da queste sgradevoli insulsaggini che ritardano il mio lavoro, per riprendermi la mia libertà. Voglio oppormi al modo in cui, nella nazione austriaca, vengono trattate le cose dell'arte. Ci si scaglia in ogni occasione contro la vera arte e i veri artisti. Solo ciò che è fiacco e falso viene sempre protetto. Lo Stato non ha il diritto di esercitare la dittatura sulle mostre e sull'espressione artistica. Sarebbe invece suo dovere lasciare l'iniziativa artistica interamente agli artisti. Non deve accadere che il funzionario irrompa nelle accademie a cacciare gli artisti". Dopo la parte saggistica, il volume presenta la riproduzione a colori di un certo numero di opere pittoriche, di alcuni disegni, di alcuni manifesti e lavori grafici. In verità, le riproduzioni sono (inevitabilmente) un po' poche rispetto alla voglia di vedere Klimt che ha l'acquirente del volume.

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