mercoledì 1 aprile 2020

PIMPA, CIPPUTI E ALTRI PENSATORI





Francesco Tullio Altan

PIMPA, CIPPUTI E ALTRI PENSATORI
La Repubblica L'Espresso
2019, brossurato
170 pagine, 12.90 euro



Tra il 23 ottobre 2019 e il 12 gennaio 2020, a Roma, presso lo spazio espositivo Maxxi (Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo) si è tenuta una mostra dedicata a Carlo Tullio Altan (Treviso, 1942) e al suo straordinario lavoro come fumettista, pittore, illustratore, story-teller, umorista. Il catalogo, curato da Luca Raffaelli e Anne Palopoli è stato pubblicato da Franco Cosimo Panini Editore e successivamente distribuito in edicola in edizione economica su licenza dal gruppo Repubblica L'Estresso. Si tratta di un volume davvero interessante e divertente, che raccoglie dieci contributi critici di otto diversi saggisti (quattro sono firmati o cofirmati da Luca Raffaelli), a ancche e soprattutto una rassegna stupefacente di materiali grafici prodotti da Altan a partire dal 1973 (anno del suo debutto su "Linus" appena ventunenne) fino ai giorni nostri. Anzi, c'è sezione intitolata "Altan prima di Altan" in cui si mostrano quadri, illustrazioni e vignette che vanno dal 1969 al 1973 e che fanno parte della preistoria dell'artista. Il percorso iconografico è cronologico, e ai brevi saggi si alternano alcune interviste che ci offrono un ritratto dell'autore quale persona di grande umanità e simpatia.La galleria dei personaggi propriamente detti, a parte quelli anonimi seppur ricorrenti, delle millesima vignette satiriche, parte con "Trino", un dio che riceve l'ordine di creare l'universo da un altro dio (quasi trecento strisce realizzate tra il 1973 e il 1979), poi ci sono Cipputi, Colombo, Friz Melone, Ada, Franz, per citare alcuni nomi, e naturalmente quel capolavoro che è la Pimpa. Si scopre che il vero cognome di Francesco è Tullio-Altan, e che per comodità alla fine è rimasto solo Altan dato che tutti scambiavano Tullio per un nome. Divertente è anche leggere del lungo periodo trascorso in Brasile, dove l'artista ha conosciuto la moglie Mara e dove è nata la figlia, e dei suoi esordi su "Linus" avvenuti grazie a un agente, Ravoni della Quipos, che rappresentava in Italia molti autori sudamericani; Del Buono, direttore di Linus, in un primo momento credette cha Altan fosse brasiliano. Anche le prime cose della Pimpa viaggiarono per posta, sull'Atlantico. Riguardo alla sua militanza politica, Altan dichiara: "Nel Settantasette si dovevano avere opinioni sempre estreme, di cui non sempre si poteva essere convinti. Anche perché non sempre erano giuste. Con il tempo la mia visione si è fatta più moderata. All'inizio un po' meno, anche perché da giovani si fanno un po' di stupidaggini. L'età porta con sé un po' di esperienza. Si conoscono meglio tante cose. Dopo quarant'anni di lettura dei giornali e di n notiziari televisivi, ci capisco un po' di più".

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