Claudio Nizzi
L’ALBERGO DEL PASSO
Adelmo Iaccheri Editore
Brossura, 2023
192 pagine, 16.90 euro
L’ALBERGO DEL PASSO
Adelmo Iaccheri Editore
Brossura, 2023
192 pagine, 16.90 euro
Di Claudio Nizzi scrittore, anziché sceneggiatore di fumetti (Tex, Nick Raider, Il Giornalino) ci siano occupati più volte. L’ultima, per esempio, per commentare il suo romanzo “Omicidio a Lerici”:
http://utilisputidiriflessione.blogspot.com/.../omicidio...
Ma cliccando sulla voce “NIZZI, Claudio” collocata in ordine alfabetico nell’Indice degli Autori, potete trovare tutte le altre recensioni che danno, credo, un’idea abbastanza chiara dei suoi romanzi che potremmo definire del “ciclo di Borgo Torre”, arrivato a contare otto titoli:
https://utilisputidiriflessione.blogspot.com/.../indice...
Anche “L’albergo del Passo”, uscito in prima edizione nel dicembre 2023, si inserisce nella scia dei precedenti, essendo ambientato nell’immaginario paese del Frignano (sull’Appennino modenese) che Nizzi chiama Borgo Torre ma che si può facilmente sovrapporre a Fiumalbo, località di origine dello scrittore. Anche il Passo del Duca, luogo dove è idealmente collocato l’albergo a cui fa riferimento il titolo, è chiaramente identificabile, al netto delle licenze poetiche, con il Passo dell’Abetone, attraversato da una celebre strada di importanza storica in quando fatta costruire dal Granduca di Toscana Pietro Leopoldo. L’ambientazione è quella degli anni Cinquanta, e fra i personaggi compare il maresciallo Caruso, figura ricorrente e solito condurre le indagini sui delitti che movimentano Borgo Torre e i paesi vicini (ma gli capita di indagare su un omicidio anche andando al mare). Ne “L’albergo del Passo”, tuttavia, Caruso si vede poco, salvo avere un ruolo da deus ex machina nel finale: i veri protagonisti sono Giulia e Marco, promessi sposi che il caso invischia in una situazione così brutta da mettere a repentaglio le nozze imminenti portando il loro rapporto sull’orlo dello scioglimento. La famiglia di Giulia è proprietaria di un vecchio albergo, che si è inaspettatamente popolato di ospiti in occasione dell’ultimo Natale prima della chiusura e della messa in vendita. A turbare il clima natalizio giunge però un delitto: tutto lascia supporre che l’assassino sia uno dei clienti, se non qualcuno del personale. I sospetti, destati da un indizio, si accentrano però su Marco, che il maresciallo chiude in cella in attesa di portare avanti gli interrogatori degli altri. L’intreccio giallo, sobrio e godibile, è però meno interessante rispetto al vero punto di forza della narrazione di Nizzi: la sua scrittura che già in passato ho definito ipnotica e che di nuovo accarezza il lettore con descrizioni essenziali e dialoghi piacevolissimi da seguire, sintetici anch’essi ma in grado caratterizzare i personaggi e fornire gli elementi necessari a portare avanti la trama. Un romanzo che, come al solito, si legge d’un fiato, quasi sorseggiandolo.
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Ma cliccando sulla voce “NIZZI, Claudio” collocata in ordine alfabetico nell’Indice degli Autori, potete trovare tutte le altre recensioni che danno, credo, un’idea abbastanza chiara dei suoi romanzi che potremmo definire del “ciclo di Borgo Torre”, arrivato a contare otto titoli:
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Anche “L’albergo del Passo”, uscito in prima edizione nel dicembre 2023, si inserisce nella scia dei precedenti, essendo ambientato nell’immaginario paese del Frignano (sull’Appennino modenese) che Nizzi chiama Borgo Torre ma che si può facilmente sovrapporre a Fiumalbo, località di origine dello scrittore. Anche il Passo del Duca, luogo dove è idealmente collocato l’albergo a cui fa riferimento il titolo, è chiaramente identificabile, al netto delle licenze poetiche, con il Passo dell’Abetone, attraversato da una celebre strada di importanza storica in quando fatta costruire dal Granduca di Toscana Pietro Leopoldo. L’ambientazione è quella degli anni Cinquanta, e fra i personaggi compare il maresciallo Caruso, figura ricorrente e solito condurre le indagini sui delitti che movimentano Borgo Torre e i paesi vicini (ma gli capita di indagare su un omicidio anche andando al mare). Ne “L’albergo del Passo”, tuttavia, Caruso si vede poco, salvo avere un ruolo da deus ex machina nel finale: i veri protagonisti sono Giulia e Marco, promessi sposi che il caso invischia in una situazione così brutta da mettere a repentaglio le nozze imminenti portando il loro rapporto sull’orlo dello scioglimento. La famiglia di Giulia è proprietaria di un vecchio albergo, che si è inaspettatamente popolato di ospiti in occasione dell’ultimo Natale prima della chiusura e della messa in vendita. A turbare il clima natalizio giunge però un delitto: tutto lascia supporre che l’assassino sia uno dei clienti, se non qualcuno del personale. I sospetti, destati da un indizio, si accentrano però su Marco, che il maresciallo chiude in cella in attesa di portare avanti gli interrogatori degli altri. L’intreccio giallo, sobrio e godibile, è però meno interessante rispetto al vero punto di forza della narrazione di Nizzi: la sua scrittura che già in passato ho definito ipnotica e che di nuovo accarezza il lettore con descrizioni essenziali e dialoghi piacevolissimi da seguire, sintetici anch’essi ma in grado caratterizzare i personaggi e fornire gli elementi necessari a portare avanti la trama. Un romanzo che, come al solito, si legge d’un fiato, quasi sorseggiandolo.
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