sabato 20 aprile 2024

PASQUALE FRISENDA ARTBOOK

 

Pasquale Frisenda
ARTBOOK
Cut-Up Publishing
2024, cartonato
96 pagine, 35 euro


Gli artbook sono un genere a se stante. Si potrebbero definire “cataloghi” o “campionari” delle opere di un artista, realizzati indipendentemente da una mostra che le esponga in una galleria o in un museo. Dunque, vere e proprie mostre essi stessi, da tenersi in casa, da venire portate in giro, da poter essere visitate semplicemente sfogliando le pagine di un libro ogni volta che lo si desideri. Non sono il “ricordo” di una esposizione, sono l’esposizione stessa. Gli artbook risultano particolarmente interessanti quando ripercorrono l’evoluzione di anni di lavoro di un fumettista perché dimostrano come i disegnatori di comics siano al tempo stesso narratori di storie e illustratori, e si dimostrino in grado di eccellere in ambiti diversi, ora al servizio di una storia articolata o di un personaggio dalla lunga tradizione che si intende rispettare o reinterpretare, ora folgorandoci o incantandoci con una sola immagine, che basta a se stessa. Tutto ciò è straordinariamente ben dimostrato dall’artbook di Pasquale Frisenda, classe 1970, milanese, attivo a livello professionale a partire dal 1991 (l’esordio avviene sulla rivista “Cyborg”) ma alle prese con chine e matite (e sogni) già dal 1985, grazie al suo incontro con lo Studio Comix di Carlo Ambrosini, Giampiero Casertano ed Enea Riboldi, dove fa apprendistato. Ci sono, nel volume edito da Cut-Up, anche esercitazioni grafiche precedenti, a testimonianza di come si nasce fumettisti anche prima di imparare la tecnica, esercitandosi, copiando, inventando racconti disegnati. Ma la svolta, per Frisenda, arriva grazie alla collaborazione con Ivo Milazzo che lo mette al lavoro su storie di Ken Parker sceneggiate da Giancarlo Berardi, pubblicate sul “Ken Parker Magazine”. Da Lungo Fucile a Magico Vento il passo è breve: entrambi grandi personaggi autoriali (il secondo è scritto da Gianfranco Manfredi), eroi western fuori dai canoni. Di Magico Vento, Pasquale diventa anche il copertinista. Fuori dal canoni è anche il Texone che Frisenda viene incaricato di illustrare nel 2009, su testi di Mauro Boselli, intitolato “Patagonia”. Un capolavoro che gli vale di Gran Guinigi a Lucca Comics & Games, e che dimostra (se mai ce ne fosse il bisogno) sia la dignità del fumetto popolare in grado di proporsi come produzione “alta” senza rinnegare i propri canoni, sia la vocazione di Frisenda a incarnare il popolare d’autore nella più nobile accezione. Da quel momento in poi è impossibile non considerarlo un maestro, qualunque cosa faccia, a colori e in bianco e nero, in Italia e all’estero (Dylan Dog, Deadwood Dick, Le Storie, Peux Epaisses). Nel 2024 esce la versione a fumetti de “Il deserto dei tartari”, di Dino Buzzati, su sceneggiatura di Michele Medda. L’artbook della Cut-Up si ferma tuttavia al 2021. Ho un solo rimpianto: che manchi l’illustrazione realizzata con la biro e pubblicata su un numero della rivista “Dime Press”, raffigurante un poderoso Zagor la cui sagoma avanza verso il lettore stagliata contro la luce di un fulmine.

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