Paolo Eleuteri Serpieri
TEX
L'EROE, LA LEGGENDA
Lo Scarabeo
2015, cartonato
98 pagine, 12o euro
L'edizione De Luxe pubblicata da Lo Scarabeo del Tex di Paolo Eleuteri Serpieri (uscito originariamente in edicola in un volume cartonato molto più economico e di più piccolo formato con il marchio Sergio Bonelli Editore), si differenzia dalla precedente fin dal titolo: "L'eroe E la leggenda" della prima proposta diventa adesso "L'eroe, la leggenda". Poi, Serpieri ha riscritto in parte i testi, che sono stati dunque riletterati con aggiunte e correzioni. E' inedita anche la nuova copertina. Le trentotto tavole del racconto, che il disegnatore si è sceneggiato da solo, quale autore completo (privilegio rarissimo in ambito texiano: che io ricordi, concesso soltanto a Fabio Civitelli in precedenza), sono qui riproposte nel formato originale, sia nella versione in bianco e nero che, giustapposta, in quella a colori. In tutto 450 esemplari numerati, con ricco apparato critico e corredo di studi preparatori. Alcune copie possono essere acquisatate, a un prezzo più alto, con un disegno originale. Quelle standard forniscono invece una stampa numerata. Sono onorato di essere stato invitato a scrivere la prefazione, accanto a testi di Angelo Nencetti e Michele Ulisse Lipparini. Chiaramente il prodotto si rivolge a un pubblico di appassionati e di collezionisti, ma per qualità di stampa, di carta e di rilegatura, decisamente li appaga. All'epoca della prima uscita qualche texiano particolarmente tradizionalista si scagliò contro l'iniziativa editoriale bonelliana ritenendo il Tex di Serpieri fuori dai canoni e dall'ortodossia. Può essere, ma il volume era proposto come "fuori serie" e chiaramente riconoscibile come "fumetto d'autore". Un omaggio di Tex a Serpieri e di Serpieri a Tex. Nella sua introduzione al cartonato Bonelli, Ferruccio Giromini scriveva: "Questa storia andava scritta. E disegnata", dopo aver premesso: "Allacciate le cinture (ovvero i cinturoni): questo nuovo incontro con Tex per qualcuno potrebbe essere scioccante". Perché in effetti di questo si tratta: di un incontro, Non c'è altro modo per poter leggere e valutare le trentotto tavole sceneggiate e illustrate da Paolo Eleuteri Serpieri (a cui è stata concessa la massima libertà) se non considerarle non parte di un "canone" ma frutto di un incrocio. Le strade di due leggende si sovrappongono e per il breve spazio di un bivacco ai margini delle rispettive piste, i protagonisti trascorrono insieme il tempo che basta per creare un paradosso temporale, aprire un varco in un mondo parallelo. Le due leggende sono quella di Tex Willer e di Eleuteri Serpieri, il primo eroe del western della fantasia, il secondo innamorato del West della realtà. La sovrapposizione tra i due crea una storia destinata, appunto, a scioccare i fan dell'ortodossia texiana o gli abitudinari che mal digeriscono i fuori tema troppo azzardati. Un Tex con i capelli lunghi, armato con due fucili, una pistola, un coltello e un tomahawk e che scalpa persino un avversario sconfitto potrebbe far storcere il naso a chi creda che le icone non debbano mai perdere la propria ieraticità. Ma il punto è che il coraggioso volume della Bonelli, un cartonato alla francese messo in vendita in edicola a un prezzo che non teme concorrenza, primo di una serie di proposte del genere che avranno cadenza annuale, è un albo fuori serie, destinato a proporre non una nuova avventura di Aquila della Notte, ma una libera interpretazione di un autore sui cui valore nessuno, neppure i detrattori dell'operazione, può avere il minimo dubbio. Il verbo "interpretare" rimanda immediatamente al talento di un attore che dà vita a un personaggio. Ma, etimologicamente, alla base c’è la preposizione latina inter, che significa “fra” e la radice del verbo greco phrazein, cioè “mostrare”, “spiegare”. Interpretare significa trasmettere, veicolare, illuminare di nuova luce perché altri possano vedere quel che prima non riuscivano a scorgere. Nessun interprete è uguale a un altro e sono stati molti gli interpreti di Tex, coloro cioè che hanno modellato, con i loro pennelli, la dinamica figura di Aquila della Notte, prendendo spunto dalla fondamentale lezione di Aurelio Galleppini, il primo a immaginare le sembianze e a connotare graficamente gli scenari e le atmosfere sul quale farlo muovere. Ognuno di essi, inserendosi nel solco della tradizione, ha “tradotto” alla sua maniera i sogni di Giovanni Luigi Bonelli e dei successivi sceneggiatori. Tutti i disegnatori texiani hanno dato una propria versione dell’eroe. Ma tutti hanno cercato di adeguarsi a un canone e a una ortodossia, peraltro rigidamente salvaguardati da Sergio Bonelli. Paolo Eleuteri Serpieri ha fatto lo stesso, ma conservando il suo stile sia come narratore che come illustratore. Ha reso omaggio alla leggenda, essendo leggenda egli stesso. La fama internazionale che si è conquistato trae origine, del resto, dai suoi racconti del West realizzati molti anni fa e sempre freschissimi, in quanto basati su una ineccepibile documentazione frutto di una appassionata ricerca. Il Tex che compie un atto estremo come lo scalping di un indiano diventa accettabile, benché fuori dal solco canonico, in quanto aderente alla realtà storica della frontiera americana, che non corrisponde del tutto alla “vulgata” fatta da cineasti e scrittori della prima metà del Novecento, da cui hanno attinto, poi, i fumettisti. Se accettate di stare al gioco, preparatevi a leggere non solo una avventura di Tex, ma anche un racconto di Paolo Eleuteri Serpieri. Un esperimento emozionante per chi riesce a cogliere il bello del gioco narrativo, grafico e letterario, ed apprezzare, oltre al racconto, la mano dell'autore. In questo caso, Autore con la A maiuscola.
L'edizione De Luxe pubblicata da Lo Scarabeo del Tex di Paolo Eleuteri Serpieri (uscito originariamente in edicola in un volume cartonato molto più economico e di più piccolo formato con il marchio Sergio Bonelli Editore), si differenzia dalla precedente fin dal titolo: "L'eroe E la leggenda" della prima proposta diventa adesso "L'eroe, la leggenda". Poi, Serpieri ha riscritto in parte i testi, che sono stati dunque riletterati con aggiunte e correzioni. E' inedita anche la nuova copertina. Le trentotto tavole del racconto, che il disegnatore si è sceneggiato da solo, quale autore completo (privilegio rarissimo in ambito texiano: che io ricordi, concesso soltanto a Fabio Civitelli in precedenza), sono qui riproposte nel formato originale, sia nella versione in bianco e nero che, giustapposta, in quella a colori. In tutto 450 esemplari numerati, con ricco apparato critico e corredo di studi preparatori. Alcune copie possono essere acquisatate, a un prezzo più alto, con un disegno originale. Quelle standard forniscono invece una stampa numerata. Sono onorato di essere stato invitato a scrivere la prefazione, accanto a testi di Angelo Nencetti e Michele Ulisse Lipparini. Chiaramente il prodotto si rivolge a un pubblico di appassionati e di collezionisti, ma per qualità di stampa, di carta e di rilegatura, decisamente li appaga. All'epoca della prima uscita qualche texiano particolarmente tradizionalista si scagliò contro l'iniziativa editoriale bonelliana ritenendo il Tex di Serpieri fuori dai canoni e dall'ortodossia. Può essere, ma il volume era proposto come "fuori serie" e chiaramente riconoscibile come "fumetto d'autore". Un omaggio di Tex a Serpieri e di Serpieri a Tex. Nella sua introduzione al cartonato Bonelli, Ferruccio Giromini scriveva: "Questa storia andava scritta. E disegnata", dopo aver premesso: "Allacciate le cinture (ovvero i cinturoni): questo nuovo incontro con Tex per qualcuno potrebbe essere scioccante". Perché in effetti di questo si tratta: di un incontro, Non c'è altro modo per poter leggere e valutare le trentotto tavole sceneggiate e illustrate da Paolo Eleuteri Serpieri (a cui è stata concessa la massima libertà) se non considerarle non parte di un "canone" ma frutto di un incrocio. Le strade di due leggende si sovrappongono e per il breve spazio di un bivacco ai margini delle rispettive piste, i protagonisti trascorrono insieme il tempo che basta per creare un paradosso temporale, aprire un varco in un mondo parallelo. Le due leggende sono quella di Tex Willer e di Eleuteri Serpieri, il primo eroe del western della fantasia, il secondo innamorato del West della realtà. La sovrapposizione tra i due crea una storia destinata, appunto, a scioccare i fan dell'ortodossia texiana o gli abitudinari che mal digeriscono i fuori tema troppo azzardati. Un Tex con i capelli lunghi, armato con due fucili, una pistola, un coltello e un tomahawk e che scalpa persino un avversario sconfitto potrebbe far storcere il naso a chi creda che le icone non debbano mai perdere la propria ieraticità. Ma il punto è che il coraggioso volume della Bonelli, un cartonato alla francese messo in vendita in edicola a un prezzo che non teme concorrenza, primo di una serie di proposte del genere che avranno cadenza annuale, è un albo fuori serie, destinato a proporre non una nuova avventura di Aquila della Notte, ma una libera interpretazione di un autore sui cui valore nessuno, neppure i detrattori dell'operazione, può avere il minimo dubbio. Il verbo "interpretare" rimanda immediatamente al talento di un attore che dà vita a un personaggio. Ma, etimologicamente, alla base c’è la preposizione latina inter, che significa “fra” e la radice del verbo greco phrazein, cioè “mostrare”, “spiegare”. Interpretare significa trasmettere, veicolare, illuminare di nuova luce perché altri possano vedere quel che prima non riuscivano a scorgere. Nessun interprete è uguale a un altro e sono stati molti gli interpreti di Tex, coloro cioè che hanno modellato, con i loro pennelli, la dinamica figura di Aquila della Notte, prendendo spunto dalla fondamentale lezione di Aurelio Galleppini, il primo a immaginare le sembianze e a connotare graficamente gli scenari e le atmosfere sul quale farlo muovere. Ognuno di essi, inserendosi nel solco della tradizione, ha “tradotto” alla sua maniera i sogni di Giovanni Luigi Bonelli e dei successivi sceneggiatori. Tutti i disegnatori texiani hanno dato una propria versione dell’eroe. Ma tutti hanno cercato di adeguarsi a un canone e a una ortodossia, peraltro rigidamente salvaguardati da Sergio Bonelli. Paolo Eleuteri Serpieri ha fatto lo stesso, ma conservando il suo stile sia come narratore che come illustratore. Ha reso omaggio alla leggenda, essendo leggenda egli stesso. La fama internazionale che si è conquistato trae origine, del resto, dai suoi racconti del West realizzati molti anni fa e sempre freschissimi, in quanto basati su una ineccepibile documentazione frutto di una appassionata ricerca. Il Tex che compie un atto estremo come lo scalping di un indiano diventa accettabile, benché fuori dal solco canonico, in quanto aderente alla realtà storica della frontiera americana, che non corrisponde del tutto alla “vulgata” fatta da cineasti e scrittori della prima metà del Novecento, da cui hanno attinto, poi, i fumettisti. Se accettate di stare al gioco, preparatevi a leggere non solo una avventura di Tex, ma anche un racconto di Paolo Eleuteri Serpieri. Un esperimento emozionante per chi riesce a cogliere il bello del gioco narrativo, grafico e letterario, ed apprezzare, oltre al racconto, la mano dell'autore. In questo caso, Autore con la A maiuscola.
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