venerdì 17 marzo 2017

GEORGES SIMENON, L'INDAGINE DEL VUOTO



GEORGES SIMENON 
L'INDAGINE DEL VUOTO
a cura di Marco Vichi
Edizioni Clichy
2016, brossurato
112 pagine, ero 7.90

Premesso che l'argomento è interessante, che Simenon è uno dei miei autori preferiti, che Marco Vichi è scrittore intelligente e gradevole e che la lettura è agile, non riesco a considerare questo opuscolo nient'altro che uno stuzzichino in attesa di un pasto da cercare altrove. Infatti, non si tratta di una biografia del grande narratore belga (nato a Liegi nel 1903 e trasferitosi poi in Francia appena ventenne). Non si tratta neppure di un saggio sulla sua opera e men che mai di un compendio che renda conto della sterminata bibliografia di e su di lui (c'è, a onor del vero, una "bibliografia essenziale" di una quindicina di facciate). Di che si tratta, allora? Una decina di pagine scandite da una divisione per anni forniscono i tratti biografici essenziali; poi, un articolo di venti pagine di Marco Vichi parla essenzialmente della scoperta di Simenon da parte del giallista toscano, ed è quindi più autobiografico che di analisi esaustiva sul maestro francofono (riguardo al quale si sottolinea giustamente come non ci sia da ricordare solo Maigret, essendo decine e decine i romanzi "altri", la cui cifra stilistica è sempre quella dell'indagine psicologica coinvolgente ed efficace di personaggi descritti in modo affascinante). Quindi, seguono alcuni incipit tratti dalle opere di Simenon, tra cui quello straziante di "Memorie intime" dedicato alla figlia Marie-Jo morta suicida. La "bibliografia essenziale" è davvero essenziale, per quanto utile, ma per approfondire bisogna rivolgersi altrove. Diciamo che si tratta di una breve introduzione a una più lunga introduzione a Simenon, che forse Vichi potrebbe convincersi a scrivere.


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