sabato 22 dicembre 2018

DEADWOOD DICK: NERO COME LA NOTTE, ROSSO COME IL SANGUE



Joe R. Lansdale

Michele Masiero
Corrado Mastantuono
DEADWOOD DICK
NERO COME LA NOTTE, ROSSO COME IL SANGUE
Sergio Bonelli Editore
2018, cartonato,
140 pagine, 19 euro


Quasi in contemporanea con l'uscita in edicola della miniserie dedicata a Deadwood Dick dalla Sergio Bonelli Editore, con la quale si è inaugurata la linea Audace dai "contenuti espliciti", ecco la raccolta in volume da libreria delle due puntate del primo episodio (su tre previsti). E il grande formato delle pagine valorizza ancora di più gli strepitosi disegni di Corrado Mastantuono, perfettamente a suo agio nel realizzare un western crudele e violento così come in altri casi lo è stato disegnando storie Disney. Del resto, il western di Lansdale è sì duro e violento, ma anche ironico, cinico e disincantato, che sfuma nell'humor nero. Due parole sull'operazione "Audace": si parte dal presupposto che il Tex di Giovanni Luigi Bonelli, da cui nascono le fortune della Casa editrice di Via Buonarroti, fosse davvero "audace" per i suoi tempi. Tex nasce come fuorilegge, semina morti come se piovesse, parla in modo aggressivo e sopra le righe (politicamente scorretto, secondo i canoni attuali). I problemi di "garanzia morale" e le sopravvenute ubbie e ugge del "questo non si dice e questo non si fa", hanno progressivamente smorzato la sua carica trasgressiva, trasformandola in una sarabanda avventurosa sempre molto coinvolgente ma non più così felicemente disturbante come agli esordi. Il Tex di oggi è accettabile più o meno da tutti; agli inizi, se i giovani lettori ne erano entusiasti, i loro educatori un po' meno. Ecco, pare che sia giunto il momento di recuperare un po' dell'audacia delle origini, almeno in una parte delle produzione bonelliana: quella, appunto, della linea "Audace". Si è cominciato con Deadwood Dick, versione a fumetti di alcuni racconti di Joe R. Lansdale, graffiante scrittore americano attivo su vari fronti (western, noir, fantascienza, horror). Come lo stesso Lansdale spiega in una lunga e intetessante intervista pubblicata in appendice al volume, il protagonista è un personaggio reale: il suo vero nome era Nat Love, cowboy afroamericano vissuto tra il 1854 e il 1921, soprannominato Deadwood Dick dopo aver vinto una gara di tiro nella città di Deadwood (la stessa in cui visse e venne ucciso Wild Bill Hicock). Lansdale ha scovato un vecchio memoriale (una sorta di "dime novel") in cui lo stesso Nat racconta la sua vita avventurosa, contenente episodi reali, narrati però con uno stile graffiante e personale. C'è da notare che, per quanto l'epopea western raccontata da libri, fumetti e film, non lo abbia mai mostrato a sufficienza, le guerre indiane e la colonizzazione de Lontano Ovest hanno visto anche gli afroamericani protagonisti. Dalla lettura di "The life and adaventures of Nat Love", lo scrittore ha tratto ispirazioni per propri racconti, anche se gli editori non sembravano, inizialmente, molto interessati alle avventure di un eroe del West di colore ("i neri non leggono, i bianchi non sono interessati a storie con i neri"). Alla fine i racconti di Lansdale sono stati pubblicati con successo, e adesso la Bonelli ne offre la versione a fumetti. Versione che rende assolutamente ragione sia del modo di raccontare di Lansdale, sia del personaggio. Michele Masiero maneggia con abilità la materia, senza vergognarsi delle trovate scatologiche e delle parolacce, Mastantuono lo asseconda con efficacia. Il primo dei racconti, "Nero come la notte, rosso come il sangue", narra l'esperienza di Deadwood Dick nei ranghi dell'esercito americano, tra i Buffalo Soldiers inviati ad affrontare i pellerossa nelle terre di frontiera. Non c'è l'epica del western classico hollywoodiano, c'è una molto credibile ricostruzione della realtà storica. Il che non tradisce i canoni del genere: li rende più interessanti. Ci sarebbe da invocare una serie a fumetti senza scadenza, con episodi nuovi scritti apposta per Dick.

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