mercoledì 26 dicembre 2018

THE OUTSIDER







Stephen King
THE OUTSIDER
Sperling & Kupfer
2018, cartonato
534 pagine, 21.90

Comincia come un giallo, e appassiona a tal punto che quanto entrano in ballo l'horror e il fantastico un po' dispiace, perché se ci fosse stata una spiegazione razionale, di quelle che avrebbe potuto fornire Poirot, il tutto sarebbe risultato più accattivante. Scrivere i gialli dotando l'assassino di poteri magici, un po' significa barare. Tuttavia a Stephen King si perdona questo e altro. Un bambino è stato stuprato e ucciso a Flint City e numerosi testimoni affermano di aver perfettamente riconosciuto l'uomo che, visto aggirarsi nei paraggi del luogo dell'omicidio prima e dopo il tragico evento, si era fatto notare sporco di sangue e alla guida del furgone usato per perpetrare l'infame crimine. E' Terry Maitlad, persona da tutti stimata, allenatore della locale squadra di baseball dei "pulcini". Le successive analisi di impronte digitali e del DNA non lasciano dubbi. Solo che Maitland ha un alibi di ferro: si trovava in un'altra città in compagnia di testimoni affidabili e, avendo partecipato a un evento pubblico, è stato anche filmato in quel posto. Ralph Anderson, della polizia locale, non ha dubbi: gli elementi contro sono superiori a quelli a favore, e Terry viene arrestato in modo plateale. Tutta la città si rivolta contro il presunto pedofilo, che addirittura viene linciato mentre lo si conduce in tribunale. Sembra la fine del caso, ma non è così. La famiglia Maitland assume un e poliziotto, Alec Pelley, e una investigatrice privata, Holly Gibney, per indagare su cosa sia veramente accaduto. Holly è un personaggio già comparso nella trilogia di "Mister Mercedes", avendo fatto da assistente al protagonista di quei tre romanzi, Bill Hodges. Pertanto, "The Outsider" potrebbe essere considerato il quarto della serie. 
Da qui in poi occhio allo spoiler. Non rivelo proprio tutto, ma certo potreste essere interessati a scoprire ciò che vi anticipo leggendo da soli il romanzo.

Holly scopre che c'è stato, in una città distante centinaia di chilometri, un altro caso simile: due bambine violentate e uccise e un presunto assassino arrestato per l'evidenza delle prove a suo carico nonostante lui si trovasse lontanissimo, a trovare la madre, ma senza testimoni attendibili, al momento del delitto. Anche costui era morto, suicida in cella, poco dopo l'arresto. Holly raccoglie elementi sufficienti per convincere persino Ralph Anderson che c'è in giro una creatura mutaforma, accostabile a El Cuco delle leggende messicane, in grado di assumere le sembianze altrui e che si nutre di morte e dolore. La creatura viene chiamata "The outsider" e comincia una avvincente caccia per scovarla, fatta di mosse e contromosse perché l'avversario è diabolico. 
Se è vero che le storie di King sono così avvincenti da far soprassedere anche alle forzature e persino al deja vu, una critica allo scrittore americano va pur fatta: Stephen, sei troppo prolisso. Tagliare della metà le pagine dei tuoi romanzi gioverebbe a tutti. Ciò nonostante, resto in attesa del tuo prossimo lavoro.

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