Carlo Rovelli
LA REALTA' NON E' COME CI APPARE
La struttura elementare delle cose
Raffaello Cortina editore
2014, brossura
240 pagine
Questo fantastico saggio è uscito nel 2014. La data è importante perché Rovelli non sapeva ancora che di lì a un anno, e più precisamente il 14 settembre del 2015, gli inteferometri del LIGO, negli Stati Uniti, avrebbero registrato per la prima volta le onde gravitazionali ipotizzate da Albert Einstein cento anni prima. L'osservazione seguiva un colossale scontro fra due buchi neri in una galassia lontana, evento apocalittico che ha appunto scatenato un'onda cosmica che, viaggiando alla velocità della luce, è giunta fino a noi ed è stata captata grazie a un apparecchio finalmente messo a punto e tarato nel modo giusto (in passato non avevamo interferometri del genere e anche la prima versione del LIGO non aveva ottenuto risultati). In seguito, altri eventi del genere sono stati registrati e il continuo aggiornamento dei dati apre una porta in grado di farci affacciare su scenari che prima era possibile soltanto ipotizzare. Nonostante il mancato aggiornamento, "La realtà non è come ci appare" è una lettura entusiasmante che ci porta davvero dentro "la struttura elementare delle cose", come recita il sottotitolo. E lo fa mostrandoci come gli scienziati, uno dopo l'altro, ognuno arrampicandosi sulle spalle degli altri, siano arrivati al punto in cui ci troviamo oggi. Un punto in cui persino Einstein, che già aveva sorpassato Newton, è stato sorpassato a sua volta dalla squadra dei fisici delle ultime generazioni, arrivati ormai a considerare acquisito il dato che al livello dell'infinitamente piccolo la realtà perde ogni riferimento con l'apparenza che noi percepiamo. Non solo i quanti sono l'unica realtà che costituisce ogni cosa, ma è la stessa materia che non esiste, e ci sono campi quantistici che creano lo spazio e il tempo, e il tempo non esiste o comunque si avvolge su se stesso e lo spazio è in realtà la gravità stessa, creato dalle onde gravitazionali. Onde che costituiscono il tutto e il nulla, in un ribollire di particelle che scaturiscono dal vuoto e nel vuoto ritornano. Non ci resta che convincerci, anche noi, del fatto che siamo energia fluttuante che interagisce in modi che nulla hanno a che fare con la nostra esperienza quotidiana, e aspettiamo nuove rivelazioni. Per fortuna, la matematica che descrive i fenomeni quantistici è in grado di fare previsioni probabilistiche tali da far funzionare grazie ad esse computer superveloce sempre più avanzati, perché la fisica dei quanti può essere sfruttata a nostro vantaggio anche se non la capiamo.
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