mercoledì 19 agosto 2020

SETE







Amélie Nothomb
SETE
Voland
brossurato, 2020
120 pagine, 16 euro



La prolificissima Amélie Nothomb, autrice cult in Francia ma di respiro internazionale (è nata nel 1967 in Giappone, da genitori francesi che erano là a fare i diplomatici) ci consegna questa volta un non-romanzo assolutamente intrigante, che si legge in una sera e lascia il segno. Dico "non-romanzo" perché non c'è una vera e propria trama, se non quella della vita di Gesù, ripercorsa dal Cristo stesso con sprazzi di ricordi durante una notte in prigione (di cui non parlano i Vangeli) e l'agonia sul Calvario. Ne vien fuori una sorta di autobiografia del Figlio di Dio, qual lui conferma di essere, ma tale da illuminare di nuova luce il mistero di quella che si definisce "incarnazione". Ed è proprio il rapporto con il proprio corpo fisico, con le sensazioni (come appunto la tragica sete patita sulla croce) che giungono dalla carne. Il lettore segue il flusso ininterrotto dei pensieri del Salvatore e si rende conto di come lui non sia d'accordo con il Padre sul mezzo con cui si debba compiere la redenzione dell'umanità, ma obbedisce. Gesù si sente talmente uomo che come ogni uomo ha ceduto all'amore e ha sposato Maddalena. La Nothomb suggerisce innumerevoli spunti di riflessione, e dipinge un ritratto molto coinvolgente del Cristo riscrivendone dal di dentro la Passione.

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