Gianluigi Bonelli
Aurelio Galleppini
FUORILEGGE
Lo Scarabeo
Sergio Bonelli Editore
2025, cartonato
180 pagine, 38 euro
“Fuorilegge”, il terzo volume di una collana pubblicata in join venture da Lo Scarabeo e dalla Sergio Bonelli Editore denominata “Classici del Fumetto”, è a tutti gli effetti quella che si definisce una artist edition. Cioè l’edizione di un volume, in questo caso dedicato alla riproposta di uno dei primi albi della collana gigante di Tex, che mostra l'opera originale in modo fedele alle tavole così come vennero realizzate. I primi due titoli, “La mano rossa” e “Uno contro venti”, pubblicati rispettivamente nel 2023 e nel 2024, hanno realizzato un sogno di tanti lettori: poter vedere, se non toccare e possedere, le tavole originali di Aurelio Galleppini, in arte Galep, realizzate a partire dal 1948, per la prima serie a striscia della Collana del Tex (il punto di partenza di una cavalcata che dopo quasi otto decenni non accenna a fermarsi). Si sono potute ammirare in dettaglio, insomma, le vignette che hanno dato origine a una leggenda, quella di Tex Willer, potendo scrutarle così come uscite dalla mano del disegnatore, nel formato originale, scoprendo i segni della matita, i colpi di pennello magistralmente calibrati, il lettering dell’epoca, le annotazioni a margine di tavola, addirittura le ombre dello scotch con cui le strisce vennero rimontate. L’iniziativa è giunta dopo una grande mostra inaugurata a Milano nel 2021 (e poi allestita anche in altre città italiane) per celebrare gli ottanta anni della Casa editrice, intitolata “Bonelli Story”: in quell’occasione vennero esposte alcuni originali di Galep che calamitarono inevitabilmente l’attenzione dei visitatori, rarissimamente (se non mai) esposti al pubblico e di certo non in commercio sul mercato delle original arts. La riproduzione fedele delle tavole de “La mano rossa”, il primo titolo della seconda Serie Gigante di Tex, su cui nell’ottobre 1958 vennero ristampati i primi quindici episodi a striscia, rappresenta un modo per consentire agli appassionati, ma non solo, di visitare una sorta mostra esposta sulle pagine di un libro. Il successivo secondo volume e adesso il terzo dimostrano come realmente c’è un pubblico interessato e curioso, innamorato di Aquila della Notte, dei suoi autori, del mito che il personaggio ha finito per rappresentare nell’immaginario collettivo, nella storia del fumetto e nell’intera vicenda sociale e culturale del nostro Paese. Due dotti saggisti, Giovanni Nahmias e Giorgio Loi, hanno scritto delle informate introduzioni ai precedenti volumi descrivendo il contesto storico in cui nacquero le avventure realizzate da Giovanni Luigi Bonelli e Aurelio Galleppini, approfondendo la questione delle censure, le correzioni, gli adattamenti subiti dalle strisce di Tex nel corso degli anni. Al sottoscritto è stato affidato l’incarico di firmare la prefazione a “Fuorilegge”, che ho intitolato “La fatica dietro le quinte”, allargando il discorso in una nuova direzione, suggerita dal fatto che sfogliando le tavole di Galep non si può non percepire la bellezza trasmessa dal disegno eseguito a mano e su carta, con arte quasi da amanuense. Pensiamoci un attimo: le pagine che seguono riproducono fedelmente il lavoro di un artista che non si considerava tale, che intingeva il suo pennello in una boccetta d’inchiostro, seduto a un tavolinetto in una piccola stanza, chiamato a produrre disegni senza fermarsi mai per rispettare i tempi imposti dalle consegne in tipografia (gli albetti proponevano trentadue strisce ognuno, con cadenza settimanale). Eppure, i personaggi e gli sfondi raccontano perfettamente la storia di cui fanno parte e, soprattutto riescono a emozionare.
Due parole, infine, per presentare il contenuto del volume, che raccoglie gli albi a striscia dalla n° 31 della Prima Serie alla n 60. Le primissime strisce concludono l’avventura “Il mistero dell’idolo d’oro” iniziata a metà di “Uno contro venti”. Protagonista del racconto è l'affascinante Yogar, principessa indiana figlia di Tenoc, capo dei Blancos, che però non è l’unico personaggio femminile. Ci sono anche altre due giovani donne. Una è Tesah, tornata sulla scena con un nuovo look, di stampo messicano anziché pellerossa: indossa una sottana che le fascia i fianchi e una camicetta dalle spalle scoperte, sorretta solo dal seno. Poi c'è Estrella Miranda, ammaliante locandiera, abbigliata con un vestito spaccato che farebbe la gioia di Jessica Rabbitt. L’aggettivo che meglio descrive le donnine disegnate da Galep nelle prime avventure di Tex è “deliziose”. Tutte bellissime, e non di rado con le procaci grazie maliziosamente evidenziate da vestiti scollati, abiti aderenti, o gonne cortissime. E tutte, proprio per questo, impietosamente colpite dall'assurda censura degli anni Cinquanta e Sessanta, che le rivestiva e imbacuccava per impedire la "seduzione degli innocenti".
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