SANTI E VAMPIRI
di Carlo Dogheria
Stampa Alternativa
2006, brossurato
260 pagine, 14 euro
"Le avventure del cadavere", recita il sottotitolo di questo documentatissimo libro diviso in due parti, entrambe estremamente interessanti, ma con una mia preferenza per la seconda, quella dedicata ai santi. Il punto di partenza comune è l'indagine sulle credenze riguardanti la, diciamo così, vitalità dei corpi dei morti dopo la sepoltura. Per millenni si è creduto, e ancora qualcuno ci crede, che un defunto possa, in determinate circostanze, compiere delle azioni anche a distanza di giorni, mesi, anni o secoli dall'ultimo battito del suo cuore. Le leggende sui vampiri sono un esempio di questo tipo di superstizione e di mitologia. Carlo Dogheria ricostruisce la casistica di incredibili testimonianze rintracciabili nei documenti dell'antichità. Il capitolo sui masticatori di sudari (cioè i cadaveri che nella tomba si sentono rodere i loro vestiti) è strepitoso. Ma sono soprattutto le leggende sui corpi dei santi che mi sembrano fantastiche. Ci sono santi che dalla loro tomba cantano durante la messa insieme ai fedeli; altri che, spogliati dopo la morte, provvedono a coprirsi da sé le pudenda. Dalla quarta di copertina: “santi che storpiano bambini colpevoli di giocare nei pressi della loro tomba, santi che espellono altri defunti di cui non gradiscono la sotterranea vicinanza, santi che accecano il custode della chiesa reo di avere spento la lampada davanti al loro sepolcro”. Non crediate che stia scherzando con i santi, che meritano ogni rispetto: casomai si scherza con dovesse prendere sul serio queste cose (e di sicuro anche i santi ridono di loro).
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