domenica 13 gennaio 2019

I RACCONTI DI VALERIO BORTOLAZZI




Valerio Bortolazzi
I RACCONTI DI VALERIO BORTOLAZZI
a cura di Walter Dorian e Fabrizio Marongiu
Zagorianità
2018, brossurato, 104 pagine

Le strisce di Zagor della "Collana Lampo", tra il giugno 1961 e il giugno 1966, ospitarono, in appendice alle storie a fumetti anche alcuni racconti a in prosa a puntate, scritti da Valerio Bortolazzi. In totale queste “novelle” furono tredici. Erano racconti di stampo salgariano e quasi tutti di carattere marinaresco (Zagor non vi compariva). Nell’ordine, i titoli furono questi: “Fra due fuochi”, “Un mistero del mare”, “Attraverso l'Alaska”, “Una navigazione pericolosa”, “Come portare in salvo i miei uomini”, “Salvataggio”, “Una rara avventura di mare”, “Navigando lungo l'Oceano Indiano”, “Giubbe Rosse”, “Livingstone”, “Mark Twain”, “Mari proibiti”, “Marocco”. Un lettore particolarmente curioso interrogò Sergio Bonelli a proposito di Bertolazzi nel corso di un incontro con il pubblico durante nell’edizione 2011 di Cartoomics, a Milano (quella in cui si celebravano i cinquant’anni del personaggio). Venne chiesto chi fosse questo scrittore, visto che sembravano essersene perse le tracce. Bonelli rispose che lui stesso non sapeva che fine avesse fatto l’autore di quei racconti e, dopo tanto tempo, faticava persino a ricordare in che modo l’avesse conosciuto. Spiegò che all’epoca della “Collana Lampo” aveva la necessità di riempire gli albetti perché Gallieno Ferri non riusciva a garantire più di un certo numero di strisce. Di conseguenza cercava di rimpolparne lo spessore con altri fumetti, giochi enigmistici, la rubrica degli aforismi o quella degli aneddoti storici (“copiati da un vecchio libro”, testuali parole). Non si sa bene come, dove o quando, ma un giorno Sergio fece la conoscenza di un certo signor Valerio, in modo del tutto casuale (pare frequentassero lo stesso barbiere). Parlandoci, scoprì che costui coltivava ambizioni letterarie e dunque Sergio prese a palla al balzo: gli chiese se voleva scrivere racconti d’appendice. Bortolazzi accettò, nacque la collaborazione che durò qualche anno, poi la cosa finì lì e del misterioso Valerio non si seppe più nulla.
A distanza di tanti anni, i curatori della rivista "Zagorianità" (testata di informazione e critica sull'universo dello Spirito con la Scure) hanno raccolto tutti i racconti in unico volume, davvero gradevole da leggere e da sfogliare, illustrato com'è con affascinanti illustrazioni (numerose delle quali, a partire dalla copertina, realizzate appositamente da Mauro Laurenti). Una chiara prefazione spiega come Bortolazzi abbia pubblicato anche altri racconti in appendice alle strisce di "Giubba Rossa" e di "Un Ragazzo nel Far West". Walter Dorian sottolinea anche, introducendo l'antologia, come a un certo punto gli ultimi racconti abbiano, per così dire, cambiato genere: da avventure di drammi marinareschi o comunque legati a pericoli incombenti su viaggiatori e navigatori (uno ha una amboientazione italiana), si passi, anche se solo per poco, a testi didascalici di argomento storico (le Giubbe Rosse canadesi) o biografici (la vita di Mark Twain). Chissà se fu Sergio Bonelli a suggerire il cambiamento, prima di cessare di pubblicare questo tipo di materiale. Personalmente sono sempre rimasto gradevolmente impressionato dai racconti di Bortolazzi, e credo proprio che una antologia del genere se la meriti tutta. Un elogio ai curatori, che hanno realizzato un volume professionale, a testimonianza di come ormai le iniziative amatoriali possano compete per qualità con quelle di chi i libri li fa per mestiere. Il volume non ha distribuzione libraria ma va richiesto contattando il numero whatsapp 329-3041924 o scrivendo all’e-mail: zagorianit@libero.it.

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