Ethan Hawke
Greg Ruth
INDEH
Mondadori
2017, cartonato
240 pagine, 20 euro
Ethan Hawke, celebre attore (uno dei Magnifici Sette nel remake del 2016) è anche scrittore (tre romanzi) e, esordendo proprio con questo volume, sceneggiatore di fumetti. Nella sua postfazione racconta di aver lavorato per anni alla messa a punto del copione per un film sulla vita di Geronimo, prima di convincersi che la storia avrebbe funzionato anche se raccontata attraverso un altro medium, il fumetto. Il punto di partenza di Hawke è stato il desiderio di raccontare le vicende degli Apache dal punto di vista degli Apache stessi, convinto che i vincitori (i bianchi) non siano mai i migliori cronisti storici. Appassionatosi durante le vacanze trascorse da ragazzo nel Sud Ovest delle vicende dei Dineh (così gli Apache chiamavano se stesso, "il popolo", mentre il nome con cui li chiamiamo noi signfica "nemici", e venne dato loro dalle tribù rivali), l'attore spiega di essersi documentato a lungo, e in effetti non c'è motivo di dubitarne. Geronimo, che tutti dicono essersi chiamato Goyathlay, qui diventa Goyakla. Nelle prime pagine si capisce, peraltro il perché del nome in spagnolo: un messicano a cui lui stava per dare il colpo di grazia implorava San Geronimo (Girolamo) chiamandolo a gran voce, e quell'invocazione si trasformò nel modo in cui il suo uccisore sarebbe sempre stato chiamato. Non è che gli Apache, nel graphic novel di Hawke e Ruth, facciano la figura dei chierichetti e i visi pallidi siano al contrario dei diavoli assatanati. Però, ben si capisce come gli Apache abbiano sempre reagito (con estrema crudeltà) alla violenza di chi veniva a occupare le loro terre e li sterminava senza troppi scrupoli. Le parole di Geronimo poste a conclusione della drammatica e coinvolgente ricostruzione di Hawke servono a far riassumere tutta la storia: "Quando eravamo giovani, abbiamo attraversato il paese da Est a Ovest, e abbiamo incontrato soltanto Apache. Lo abbiamo rifatto molte estati dopo, per scoprire che un'altra razza li aveva rimpiazzati. Come è potuto succedere? Perché adesso gli Apache si contano sulla punta delle dita? Vi abbiamo combattuto come meglio potevamo. Abbiamo ucciso dieci bianchi per ogni Apache, ma quando muore un uomo bianco, molti prendono il suo posto. Quando muore un Apache, non c'è nessuno a rimpiazzarlo. Non siamo più Indah, i vivi, adesso siamo Indeh... i morti. Siamo andati via, senza lasciar traccia". Sul fatto che la storiografia e la fiction siano sempre state dalla parte dei visi pallidi, è quanto meno discutibile, visto che "Soldato Blu" in poi (ma ci sono stati esempi anche precedenti) si sono visti e rivisti anche film, fumetti, saggi, data parte degli indiani. In Italia, poi, Tex è stato precursore e anche Zagor ha fatto la sua parte. Hawke non ci dice in fondo niente di nuovo. Tuttavia la storia di Geronimo come ce la racconta lui è davvero inquietante e affascinante al tempo stesso. L'iperrealista Greg Ruth, dal canto suo, più illustratore che fumettista, lascia a bocca aperta in ogni tavola.
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