lunedì 25 maggio 2020

IL KAMASUTRA DEL TROIO



Andrea Camerini
IL KAMASUTRA DEL TROIO
Il Vernacoliere
2019, brossura
130 pagine, 13.90 euro

Cominciamo dalle basi, proprio. "Il Vernacoliere" è una storica rivista satirica livornese, diffusa però anche in varie parti d'Italia. Viene venduta in edicola ed è rimasta l'unica rivista satirica su carta. Fa molto ridere ed è molto sboccata. Nel corso di vari decenni ha cresciuto uno stuolo di autori comici che hanno fatto anche carriera alla radio, in TV, nei fumetti. Pagani & Caluri, Max Greggio, Federico Sardelli e, ovviamente, Andrea Camerini. Camerini pubblica tutti i mesi, da anni, sul "Vernacoliere", le avventure del Troio, il suo personaggio più noto, protagonista anche di varie raccolte delle sue storie. Il Troio è un nullafacente livornese la cui occupazione principale è farsi mantenere dallo scoglionatissimo babbo Enio e "andare a fie". Perché, come viene detto anche nella prefazione dello stesso Camerini, la domanda principale nella vita è: "ma fie, ce n'è?". Per i non-toscani, spiego che "fia" significa "quella cosa" e non fatemi spiegare di più. Per sineddoche, la parte per il tutto, "quella cosa" lì significa comunemente e tradizionalmente, in riva all'Arno, senza nessuna accezione sessista, la donna (io prendo le distanze, relata refero). Collateralmente alla rivista, il direttore del "Vernacoliere", il magistrale (nel suo campo) Mario Cardinali, pubblica anche una serie di libri umoristici, anche di inediti. E' il caso di questo esilarante "Kamasutra del Troio", in cui vengono descritte (in prosa e in disegni) 28 stupefacenti posizioni amorose, una più scompisciante dell'altra. Le descrizioni sono arricchite dalle note autobiografiche del Troio che racconta quando, come e perché gli sono venute in mente quelle posizioni (di solito nel campeggio MiraMara a Marina di Navacchio). Se non vi sconvolgono le trivialità boccaccesche tipiche della Livorno (e della Toscana) più schietta, c'è da ridere fino a soffocarsi.

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