LONDON CALLING
di Andrea Barattin
Kleiner Flug
2015, brossurato
90 pagine, 17 euro
Chi ha amato (nel mio caso, adorato) le vignette di Andrea Barattin (Belluno, 1987, donna) pubblicate in due strepitosi volumi editi da Slow Comics ("Ah, l'Amour!" e "Ah, l'Amour! 2") non può farsi sfuggire questo nuovo libro. Questa volta, niente sesso. Del resto, siamo inglesi. O meglio: tentano di diventare inglesi di adozione i due protagonisti: la stessa Andrea e il compagno Tommaso, che si trasferiscono a Londra in cerca di orizzonti più ampi, di lavoro e di fortuna. "London Calling" è un diario di viaggio e al tempo stesso una guida per italiani desiderosi di tentare la sorte tra le brume londinesi. Una guida a fumetti costellata di gag, ma non per questo meno efficace e pratica delle tante, tutte scritte, che si trovano in libreria. Nel finale, i due emigranti cambiano città per stabilirsi a Valencia, in Spagna, dove il clima è migliore e la vita meno cara: nonostante le traversie e le difficoltà, Londra ha comunque lasciato il segno nei loro cuori e ne sentono la nostalgia. Come arrivare in Inghilterra, dove andare, in che modo cercare lavoro, il problema della lingua e degli adempimenti burocratici, tutto viene raccontato in modo ironico ma esaustivo dalle garbatissime vignette di Andrea, il cui tratto grafico originale riesce perfettamente a veicolare contenuti apparentemente tecnici come i consigli sull'apertura di un conto in banca: "London Calling" potrebbe essere studiato nelle scuole di comics come un perfetto esempio del modo in cui il linguaggio del fumetto si può applicare persino alle guide pratiche per viaggiatori. A dispetto delle tante opportunità che effettivamente Londra offre a chi ci si trasferisce (sempre di più gli italiani), dopo aver letto le disavventure dei protagonisti di questo libro personalmente me ne terrò lontano, se non come turista toccata e fuga. E nel caso mi trasferirò a Valencia.
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