mercoledì 4 maggio 2016

IL GIRO DEL MONDO



IL GIRO DEL MONDO
di Agatha Christie
Oscar Mondadori
cartonato, 2013
360 pagine, 16 euro

"Album di lettere e fotografie", avverte il sottotitolo: si tratta in effetti di una raccolta di missive e di scatti fotografici, più ritagli di giornale, depliant e cartoline, che raccontano un viaggio intorno al mondo di dieci mesi compiuto da Agatha e Archibald Christie nel 1922. Le lettere e le foto sono opera della stessa Christie, in gran parte inviate alla madre in Inghilterra da tutti i porti in cui fece scalo. Agatha era sposata da qualche anno con l'uomo che le avrebbe lasciato il cognome con cui fu nota tutta la vita (lei in realtà si chiamava Miller), era madre da pochi mesi, aveva già scritto tre libri. Da Archie, la Christie si sarebbe divorziata alcuni anni dopo (e poi sarebbe "scomparsa" per qualche tempo dando luogo a un giallo sulla sua sorte che appassionò il giornali dell'epoca). Non si deve credere, tuttavia, che il giro del mondo dei Christie sia stato il tour di una coppia di ricchi sfaccendati. Al contrario, si trattò di un azzardo economico compiuto da una famigliola con pochi mezzi che investì in quell'esperienza quasi tutto ciò che possedeva. L'occasione fu offerta dalla proposta fatta ad Archie da un amico, il maggiore Belcher, incaricato di recarsi nei "dominion" della Corona per preparare l'Esposizione Universale dell'Impero Britannico del 1924 che si sarebbe tenuta a Londra. Belcher (un incredibile bluffatore incompetente e dal carattere impossibile che avrebbe provocato non pochi guai ai Christie) voleva Archie come assistente e lo convinse a lasciare il suo impiego e a partire con lui. La presenza della giovane moglie Agatha servì a motivarlo (e lei realizzò il sogno di viaggiare che aveva sempre avuto). Le tappe furono il Sud Africa, L'Australia, la Nuova Zelanda, le Hawaii e il Canada, prima del rientro in Inghilterra. Le foto scattate dalla Christie ci mostrano il mondo qual era negli anni Venti, sono numerosissime e suggestive. I suoi testi sono quelli di una affabulatrice nata, una scrittrice di razza anche nel rivolgersi alla madre. Una chicca da non perdere.

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