giovedì 27 agosto 2020

IL LIBRO IMPOSSIBILE




Gigi Cavenago
Tiziano Sclavi
I RACCONTI DI DOMANI
1. IL LIBRO IMPOSSIBILE
Sergio Bonelli Editore
cartonato, 2019
68 pagine, 19 euro


"La nuova serie di Tiziano Sclavi", come recita una scritta in quarta di copertina, in realtà si riallaccia ai primi due Speciali di Dylan Dog (della serie "vecchia", dunque), "Il Club dell'Orrore" (disegnato da Corrado Roi) e soprattutto "Gli orrori di Altroquando" (illustrati da Attilio Micheluzzi"). Si tratta in buona sostanza di racconti brevi e magari folgoranti, tenuti insieme e giustificati da un fil rouge, o da una cornice narrativa. Nel primo caso, i membri di un Club si riuniscono per narrare storie riguardanti il mostro di Loch Ness; nel secondo, un mostriciattolo di nome Azazelo inventa racconti per una oscura divinità che ne è affamata ("Sua enormità"), e in questo caso l'argomento è libero. Si può dire che quei due albi fecero capire a tutti quanto assurdo fosse il confine tra "fumetto d'autore" e "fumetto popolare".
Ne "I racconti di domani" le storie brevi sono giustificate da un libro misterioso che Dylan Dog acquista nell'altrettanto misterioso negozio chiamato "Safarà", una bottega di rigattiere in cui si vendono oggetti provenienti, si direbbe, da altre dimensiono. "I racconti di domani" compaiono e scompaiono su un volume dalle pagine bianche, e vengono letti da un Indagatore dell'Incubo particolarmente disorientato, che non ricorda, non capisce, non sa. Sclavi è sempre Sclavi, la sua poetica resta perfettamente riconoscibili, si è solo asciugato quanto a dialoghi, perciò il volume si divora e ci colpisce. Tuttavia 62 pagine dominate dai disegni finiscono in fretta e si resta con la nostalgia degli Speciali di un tempo lunghi il doppio e assai più densi. Il primo racconto del libro impossibile parla di una autoreclusione in casa di un ragazzo, per colpa di una madre-padrona, che quando prova ad uscire resta terrorizzato e capisce di non essere in grado di sopportare la normalità; il secondo propone un mondo di zombi in maschera dove finalmente tutti hanno (o cercano) il coraggio di mostrarsi per come si è; il terzo, forse il più folgorante, chiarisce fino a che punto si può spingere la guerra al fumo (e qui io sono dalla parte degli incursori, lo ammetto). Il volume fine con un "continua domani..." che rimanda a un seguito. Magistrale Gigi Cavenago, che sembra cresciuto a pane e Sclavi, e probabilmente è proprio così.

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