Tommaso Ghidini
HOMO CAELESTIS
Longanesi
cartonato, 2021
224 pagine, 18 euro
Un libro di cui è facile innamorarsi, se si è sognatori, se si crede nel progresso dell'umanità, se ci si incanta davanti al cielo stellato, se si è affamati di nuove scoperte e di nuovi orizzonti. Tommaso Ghidini, con la penna intinta nel cosmo, racconta con entusiasmo contagioso, da abile affabulatore e da competente qual è (ingegnere spaziale e portavoce dell'ESA), l'avventurosa storia delle esplorazioni astronautiche e prospetta quelle, incredibili, che ci aspettano nei prossimi anni (spero di vivere abbastanza a lungo di assistere alle più vicine). Vengono narrati successi e fallimenti, tragedie e imprese leggendari, ma soprattutto si smontano una per una le assurde teorie di chi vorrebbe bloccare i programmi spaziali perché ci sono problemi da risolvere sulla Terra. Come se la ricaduta tecnologica dei progetti astronautici non avesse contribuito (e continui a contribuire) allo sviluppo dell'intero pianeta, come se i progressi nella conoscenza e nella scienza non aiutassero il progresso complessivo dell'umanità, come se non ci si dovesse preparare a un futuro (e probabilissimo) impatto di qualche colossale meteorite, e via dicendo. "Dallo spazio non si vedono i confini", disse un astronauta guardando la Terra dall'alto. Dovrebbe bastare questa visuale dall'alto a mettere tutti d'accordo.
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