Frédéric Brrémaud
Federico Bertolucci
LE VACANZE DI DONALD
Panini Comics
Cartonato, 2022
64 pagine, 14.90
Ci
è già capitato di segnalare e recensire la serie di irresistibili
cartonati “alla francese” pubblicati Oltralpe da Glénat e realizzati con
il taglio di veri e proprio graphic novel da artisti europei, aventi
però (evidentemente su licenza) come protagonisti personaggi Disney.
L’ultimo di cui abbiamo parlato è stato, per esempio, “Mickey All Star”.
Ma sono stati commentati anche “Il Segreto di Zia Miranda”
e “Alla ricerca della felicità”
e altri.
Il
volume “Le vacanze di Donald” (uscito in prima edizione francese nella
primavera del 2022) si differenzia dagli altri per diversi motivi.
Innanzitutto, è del tutto privo sia di balloon che di sonori (come un
film muto) e quindi non soltanto tutto quanto accade ma anche tutto ciò
che i personaggi pensano viene reso soltanto facendo affidamento sulla
magia del disegno. E qui, tanto di cappello al cartoonist italiano
Federico Bertolucci che ha eseguito un lavoro assolutamente magistrale.
Un tributo lo si deve, però, anche allo sceneggiatore francese Frédéric
Brrémaud, che ha saputo non soltanto fornire, evidentemente, le giuste
suggestioni all’illustratore, ma anche scegliere le giuste sequenze in
grado di rendere al meglio lo sviluppo della divertente trama. La
seconda caratteristica che balza agli occhi è come il tipo di racconto,
la qualità delle gags, il movimento dei disegni, la scelta delle
locations e la resa della colorazione facciano somigliare “Le vacanze di
Donald” a un cartone animato di Paperino uscito dagli studi Disney
negli anni Cinquanta, destinato alla proiezione in sala. Quanto mai
sorprendente, dunque, l’ottimo risultato finale: un fumetto realizzato
per sembrare un film. Poi, diverte molto rivedere in azione il buffo
orso Onofrio (Humphrey Bear), antagonista di Paperino apparso per la
prima volta in un cortometraggio del 1953, “Il tappetorso”, noto anche
come orso Gelsomino. Per non parlare di Cip e Ciop (Chip & Dale),
pestiferi scoiattoli nemici (per modo di dire) di Paperino a partire dal
1947. Il racconto prende le mosse dalla difficoltà di prendere sonno da
parte di un Donald Duck stressatissimo dai rumori della metropoli, e
deciso pertanto a cercare pace e tranquillità nella quiete del bosco.
Solo che, il bosco, tanto quieto si rivela non essere…
Nessun commento:
Posta un commento