martedì 26 dicembre 2023

MAIGRET E IL FANTASMA

 

Georges Simenon
MAIGRET E IL FANTASMA
Adelphi
Brossura, 2009
152 pagine, 11 euro

La saga del Commissario Maigret, composta da settantacinque romanzi (di cui questo, pubblicato nel 1964, è il sessantaduesimo), è caratterizzata non soltanto dalla corpulenta figura del burbero poliziotto parigino, ma anche di un microcosmo di personaggi ricorrenti a cui è facile affezionarsi (così come ci si affeziona al Quai des Orfèfrev, il palazzo dove ha sede la centrale di Polizia). Tra questi ci sono la signora Maigret, gli ispettori Lucas e Janvier, il giudice Comélieu, il dottor Moers, ma c’è anche l’ispettore Lognon, in servizio nel XVIII arrondissement. Di lui abbiamo parlato commentando il romanzo “Maigret, Lognon e i gangster”, e per l’esattezza qui:

https://utilisputidiriflessione.blogspot.com/2022/02/maigret-lognon-e-i-gangster.html

Georges Simenon (1903-1989), maestro nel cesellare le psicologie dei suoi personaggi, lo descrive come lagnoso, sgraziato, lugubre, servile, vittimista, jellato, decisamente insopportabile (al pari della moglie inferma). Maigret tuttavia gli vuol bene e quando viene informato che qualcuno gli ha sparato, ferendolo gravemente mentre si occupava di un’inchiesta di cui non aveva informato nessuno dei colleghi, decide di indagare sul caso. A mettere il Commissario sulla giusta strada è un altro personaggio decisamente ben caratterizzato, il vecchio misantropo Maclet, abituato a spiare dalla sua finestra chiunque passi per strada, il quale convince Maigret a suonare alla porta di Norris Jonker, collezionista d’arte olandese, e di sua moglie Mirella. Gli interrogatori dei due sono capolavori di finezza psicologica. Nonostante i pochi indizi a disposizione, il Commissario riesce a scoprire chi e perché qualcuno ha cercato di assassinare Lognon, che (sempre in cerca di una inchiesta che avrebbe potuto finalmente fargli fare carriera) aveva fiutato la pista di un traffico di dipinti falsi. Non è il miglior giallo di Simenon, ma resta godibile dalla prima all’ultima riga.

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