venerdì 24 agosto 2018

L'AMICO RITROVATO



L'AMICO RITROVATO

di Fred Uhlman

Feltrinelli

2013, brossurato

92 pagine, 7 euro

 
 "L'amico ritrovato" (1971) fa parte della straordinaria "trilogia del ritorno" di Fred Uhman, insieme ad altri due romanzi brevi romanzi ("Un'anima non vile" e "Niente resurrezioni, per favore"). Nel 1989 è stato anche tratto un film. Il libro, davvero bellissimo (sono belli anche i due sequel), struggente e drammatico ma senza enfasi né retorica, terrorizza e commuove grazie a una prosa pulita, quotidiana, che mostra il crescere in sordina di un orrore che indicibile.  A venire raccontata è l'amicizia fra un ebreo tedesco, il sedicenne Hans Schwartz, e un suo coetaneo, il giovane conte Könradin von Hohenfels, ultimo rampollo di una stirpe di nobili svevi. I due frequentano entrambi il liceo Karl Alexander Gymnasium di Stoccarda, negli anni dell'ascesa al potere di Hitler. Il romanzo non affronta in modo specifico il tema della shoah o dei campi di sterminio, ma descrive soprattutto il periodo precedente allo scatenarsi delle persecuzioni razziali. Gli Schwartz, al pari di molti altri ebrei di Stoccarda si sentono perfettamente tedeschi e sono addirittura fieri di esserlo. Quando le idee naziste cominciano a serpeggiare, il padre di Hans rifiuta di trasferirsi in Palestina, come gli viene proposto di fare, convinto che il razzismo hitleriano sia una specie di follia passeggera che mai avrebbe contagiato la nazione di Goethe, Beethoven e Schiller. Invece, quella follia finisce per dividere Hans da Könradin, che pure erano stati amici per la pelle, e semina odio all'interno dei compagni di classe. Il giovane Schwartz riesce a fuggire in America in tempo per non venire travolto dagli eventi (non sarà questa, invece, la sorte dei suoi genitori) ma quel che accade in Germania, ovviamente, lo segna per sempre. Vent'anni dopo la guerra, Hans ritrova un elenco dei nomi della sua scolaresca, che reca accanto a ognuno l'indicazione di quale sia stato il destino dei suoi compagni nella tempesta degli eventi bellici. A lungo evita di verificare che cosa sia accaduto a Könradin, di cui non ha saputo più nulla. Vivo? Morto? Ma soprattutto, con le mani sporche di sangue? 

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