Mauro Boselli
Enrique Breccia
SNAKEMAN
Sergio Bonelli editore
2021, cartonato
52 pagine, 9.90 euro
Dodici o tredici? Dipende se l'albo "alla francese" di Tex scritto e disegnato un po' fuori dai canoni da Paolo Eleuteri Serpieri si considera un "numero zero" o un "numero uno". Nel primo caso i cartonati inediti texiani destinati all'edicola giungono, con "Snakeman", a quota dodici, nel secondo, a quota tredici. Del Tex di Serpieri, poi ripubblicato in volume de luxe da Lo Scarabeo, ho scritto qui: http://utilisputidiriflessione.blogspot.com/.../tex-leroe...
Una collana davvero singolare, quella di Tex in versione cartonata da edicola, perché se da un lato si può paragonare a quella dei Texoni (con una tradizione più che trentennale) per la caratteristica di ospitare disegnatori scelti anche al di fuori dello staff di Aquila della Notte messi al servizio di storie importati (tali da meritare, insomma, un volumone a parte), ma rispettose dei canoni narrativi, grafici e testuali, dell'ortodossia texiana; dall'altra, nella serie in cui si inserisce "Snakeman" siamo invece di fronte a storie brevi, a colori, impaginate senza rispettare la tradizionale "gabbia" bonelliana e libere anche di non aderire alla "linea" estetica della saga del Ranger (offerte peraltro a un prezzo da edicola pur essendo a tutti gli effetti uno da libreria). E' appunto la libertà espressiva che si è preso (o guadagnato) Enrique Breccia a colpire leggendo il cartonato di cui stiamo parlando. Se nei Texoni l'autore ospite si mette al servizio dell'eroe (basterà pensare a Magnus), nei cartonati è l'eroe che si presta all'interpretazione del disegnatore. Per quanto le tavole di Breccia possano sembrare insolite, nei neri e nei colori (del resto Enrique era stato molto originale anche in "Capitan Jack", il suo Texone) , risultano assolutamente evocative e narrano in maniera efficace il copione studiato da Mauro Boselli. Una grande prova d'autore da parte di un disegnatore che ha fatto la storia del fumetto argentino, sulla scorta della lezione del padre Alberto, e che da tempo ha scelto l'Italia come sua seconda patria. Dicevamo di Boselli, che recupera il camuffamento da "Uomo della Morte" (un lugubre costume da scheletro con una maschera da teschio), già altre volte utilizzato da Aquila della Notte (la prima volta lo fa sul n° 41, "Rinnegato", un classico di Giovanni Luigi Bonelli e Galep). Colpiscono sia le scene in cui l' Uomo della Morte affronta lo sciamano Snakeman, che comanda i serpenti, sia le scene d'amore fra Tex e Lilyth, rievocata in flashback.
Enrique Breccia
SNAKEMAN
Sergio Bonelli editore
2021, cartonato
52 pagine, 9.90 euro
Dodici o tredici? Dipende se l'albo "alla francese" di Tex scritto e disegnato un po' fuori dai canoni da Paolo Eleuteri Serpieri si considera un "numero zero" o un "numero uno". Nel primo caso i cartonati inediti texiani destinati all'edicola giungono, con "Snakeman", a quota dodici, nel secondo, a quota tredici. Del Tex di Serpieri, poi ripubblicato in volume de luxe da Lo Scarabeo, ho scritto qui: http://utilisputidiriflessione.blogspot.com/.../tex-leroe...
Una collana davvero singolare, quella di Tex in versione cartonata da edicola, perché se da un lato si può paragonare a quella dei Texoni (con una tradizione più che trentennale) per la caratteristica di ospitare disegnatori scelti anche al di fuori dello staff di Aquila della Notte messi al servizio di storie importati (tali da meritare, insomma, un volumone a parte), ma rispettose dei canoni narrativi, grafici e testuali, dell'ortodossia texiana; dall'altra, nella serie in cui si inserisce "Snakeman" siamo invece di fronte a storie brevi, a colori, impaginate senza rispettare la tradizionale "gabbia" bonelliana e libere anche di non aderire alla "linea" estetica della saga del Ranger (offerte peraltro a un prezzo da edicola pur essendo a tutti gli effetti uno da libreria). E' appunto la libertà espressiva che si è preso (o guadagnato) Enrique Breccia a colpire leggendo il cartonato di cui stiamo parlando. Se nei Texoni l'autore ospite si mette al servizio dell'eroe (basterà pensare a Magnus), nei cartonati è l'eroe che si presta all'interpretazione del disegnatore. Per quanto le tavole di Breccia possano sembrare insolite, nei neri e nei colori (del resto Enrique era stato molto originale anche in "Capitan Jack", il suo Texone) , risultano assolutamente evocative e narrano in maniera efficace il copione studiato da Mauro Boselli. Una grande prova d'autore da parte di un disegnatore che ha fatto la storia del fumetto argentino, sulla scorta della lezione del padre Alberto, e che da tempo ha scelto l'Italia come sua seconda patria. Dicevamo di Boselli, che recupera il camuffamento da "Uomo della Morte" (un lugubre costume da scheletro con una maschera da teschio), già altre volte utilizzato da Aquila della Notte (la prima volta lo fa sul n° 41, "Rinnegato", un classico di Giovanni Luigi Bonelli e Galep). Colpiscono sia le scene in cui l' Uomo della Morte affronta lo sciamano Snakeman, che comanda i serpenti, sia le scene d'amore fra Tex e Lilyth, rievocata in flashback.