lunedì 24 febbraio 2025

SUPPLEMENTO AL DIZIONARIO ITALIANO

 

Bruno Munari
SUPPLEMENTO AL DIZIONARIO ITALIANO
Corraini Editore
2024, brossurato
120 pagine
 
 
Senza questo supplemento, il vostro dizionario di italiano è incompleto. Come tutti sanno, infatti, gli italiani non si esprimono soltanto con le parole ma anche (a volte soprattutto) con le mani, con l'espressione degli occhi o del volto, talora con l'atteggiamento di tutto il corpo. Bruno Munari (1907-1998), che pubblicò questo aureo libretto per la prima volta nel 1963, sottolinea per esempio che la risposta "no" assume diversi significati se si alzano le sopracciglia, se si pronuncia guardando da un'altra parte, se si sporge il labbro inferiore, se si rivolge verso un oggetto la mano aperta, eccetera. Un primo catalogo di gesti fu pubblicato a Napoli nel 1832 dal canonico Andrea de Jorio, con il titolo "La mimica degli antichi investigata nel gestire napoletano" (maestri in materia, infatti, i partenopei). Si trattava di un tomo di 380 pagine di testo con sole 19 illustrazioni. Munari, centotrentuno anni dopo, può avvalersi di una cinquantina di fotografie per definire una selezione (minima e indispensabile) di altrettante pose del corpo e delle mani, scartando quelle oscene e volgari.  Ogni foto è corredata da una breve descrizione tradotta in quattro lingue, a uso e consumo di visitatori stranieri. 
Qualche esempio delle voci (cercate di immaginare come tradurreste voi con la mimica): "E' un dritto", "Io non so niente", "Silenzio",  "Non me ne importa",  "Pieno di gente", "Minaccia", "Rabbia", "Se l'intendono". 
Non si può non annotare come il "Supplemento al dizionario italiano" sia soltanto uno dei libri geniali, insoliti, creativi di Bruno Munari, come i "Libri illeggibili" (in cui le parole spariscono per lasciare spazio alla fantasia) o quelli "tattili". Artista poliedrico nato come pittore futurista Munari è poi diventato fucina di idee e di forme diverse di espressione, dai lavori di grafica alle installazioni delle “macchine inutili”.  C’è lui dietro la grafica di collane di libri che ho frequentato nelle mie letture, ma sarebbe lunghissimo esaminarne la sterminata prodzione artistica, letteraria, saggistica, fotografica, di design. 
 
 
 

sabato 22 febbraio 2025

50 SFUMATURE DI MARTIN


Valentino Forlini
50 SFUMATURE DI MARTIN
Amys
2024, brossurato
140 pagine, p.n.i.
 
Una chicca. Ma prima di spiegare perché, due parole sul percome. Innanzitutto, il Martin a cui allude il titolo è Martin Mystére, il Detective dell'Impossibile creato nel 1982 da Alfredo Castelli (1947-2024). Poi, Amys significa Amici di Martin Mystére, una benemerita Associazione Culturale con oltre venti anni di attività legata alla passione per il BVZM e il BVZA (Buoni Vecchi Zii Martin e Alfredo). Il volume che vedete in foto è stato pubblicato senza scopo di lucro, né l'autore né i curatori del progetto hanno percepito compensi, il ricavato della vendita risulta devoluto all'Associazione VIDAS (cito testualmente, "che ha permesso ad Alfredo Castelli di vivere con dignità i suoi ultimi giorni"). Veniamo all'artefice, Valentino Forlini, che si presenta efficacemente nella sua introduzione: cremonese, classe 1970, grafico e illustratore poliedrico (Lazarus Ledd, Samuel Sand, Erinni, Goccianera, John Doe, Nathan Never, Disney), animatore e character designer, attivo anche all'estero. Di che cosa si tratta? Di una galeria di "interpretazioni" di Martin Mystère, ma anche di Java e di Diana, visti come se fossero stati disegnati da altri (ben cinquanta) fumettisti diversi. Si comincia con Winsor McKay, si passa a Schulz,  e poi Jacovitti, Sio, Zerocalcare, Mordillo, Hergé, Kirby, Silver, Altan, Watterson, Smythe, Aragones, Hart, Quino, Walker, Toriyama, Segar, Carnevali, Haring, Uderzo, Groening, Miyazaki, Peyo, Bonvi, Hanna & Barbera... e ne ho citati soltanto alcuni. Di ogni autore di cui Forlini ha preso in prestito lo stile viene fornita una scheda di presentazione. Ci si diverte un sacco, tornano alle mente tanti ricordi, si ha la conferma una volta di più di quanto sia variegato, meraviglioso, immenso, magico il mondo del fumetto. E vien fatto di pensare che Castelli stesso ha sempre allargato i confini del microcosmo di Martin Mystére invadendo con ogni sorta di mezzo i cortili e i regni dei vicini di casa. Soprattutto, vien fatto di pensare che se ne avesse avuto il tempo, prima o poi un libro del genere l'avrebbe commissionato a Forlini lui stesso.