Didier Conrad
ASTERIX E L’IRIS BIANCO
Panini Comics
2023, cartonato
50 pagine, 12.90 euro
Gli albi di Asterix entrano negli “anta”. “Asterix e l’Iris Bianco” è infatti il quarantesimo della serie (iniziata con “Asterix il Gallico” nel 1961). Dei due creatori, lo sceneggiatore René Goscinny e il disegnatore Albert Uderzo, il primo è morto nel 1977 (24 storie all'attivo), il secondo è scomparso nel 2020 e la sua ultima storia è stata "Il compleanno di Asterix e Obelix" del 2009 (autore anche della sceneggiatura). Dopodiché, per altri cinque volte le avventure degli eroi gallici sono state disegnate da Didier Conrad e scritte da Jean-Yves Ferri. Il precedente volume era stato "Asterix e il Grifone".
Conrad (praticamente indistinguibile da Uderzo) viene confermato, mentre per la prima volta a scrivere i testi è Fabrice Caro, in arte Fabcaro – che, va detto, se la cava piuttosto bene. Anzi, continua a essere incredibile come i continuatori della serie riescano a restare fedelissimi ai padri fondatori, pur facendo satira e ironia su temi della contemporaneità, come il traffico in autostrada, i ritardi dei treni ad alta velocità, il sushi e la nouvelle couisine, la moda delle discipline spirituali. Proprio una di queste, chiamata appunto “Iris Bianco”, crea scompiglio nel villaggio gallico di Asterix e Obelix. A ideare il nuovo metodo caratterizzato da un “pensiero positivo” è il medico capo degli eserciti di Cesare, Vitiumvirtus, che così spiega: “Dentro di noi abbiamo tutti un fiore che aspetta di sbocciare nella gentilezza”. L’impatto della contagiosa filosofia dai connotati new age sui battaglieri Galli guidati da Abraracourcix è impressionante: arrivano persino a tollerare il canto del bardo Assurancetourix. Ma a cadere succube dei modi suadenti e poetici di Vitiumvirtus è soprattutto Beniamina, la moglie del capo, che si convince addirittura di voler abbandonare il rustico villaggio trasferendosi a Lutezia, cioè a Parigi, città senz’altro più consona al suo animo gentile e floreale. Asterix e Obelix partono subito nella missione di recupero, prima che la donna venga consegnata a Cesare, da cui sarebbe subito usata come ostaggio. Gag, battute, trovate in ogni tavola, tutte deliziose quando non esilaranti. Che bello avere sempre una nuova avventura di Asterix da aspettare, certi che gli autori non ci tradiranno mai.