Maria Giulia Andretta
Marco Ciardi
STREGATI DALLA LUNA
Carocci
2019, brossura
200 pagine, 17 euro
Non c'è modo migliore per prepararsi a festeggiare i cinquanta anni dalla conquista della Luna, che ripercorre le tappe dell'avvicinamento dell'uomo all'allunaggio con questo saggio, agile e brillante ma allo stesso tempo documentato ed esaustivo. Persino Bruno Vespa ha dato alle stampe una sua ricostruzione giornalistica dell'impresa, e sicuramente altri scienziati o divulgatori hanno firmato o firmeranno altri libri sull'argomento, ma Maria Giulia Andretta e Marco Ciardi (quest'ultimo professore di Storia della scienza e delle tecniche all'Università di Bologna) uniscono alla disamina dei progressi tecnologici e dei retroscena politici anche quella del contributo (incredibilmente importante) che al "grande passo per l'umanità" hanno dato romanzi, film e fumetti di fantascienza. Non a caso il sottotitolo del saggio è "Il sogno del volo spaziale da Jules Verne all'Apollo 11". E ai due romanzi "lunari" di Verne, "Dalla Terra alla Luna" (1865) e "Intorno alla Luna" (1869), Wernher von Braun ha fatto costante riferimento in molte sue interviste. A von Braun, a cui per meriti scientifici gli americani che lo naturalizzarono perdonarono perfino i suoi trascorsi al servizio di Hiltler (in realtà lui era interessato soltanto all'aspetto aerospaziale dei suoi progetti, che pure portarono alla costruzione dei micidiali V2), è considerato il padre della missilistica, anche se ebbe un maestro altrettanto in gamba in un altro tedesco, Hermann Oberth, anch'egli passato, con molti altri, dalla parte Occidentale, mentre altrettanti scienziati suoi connazionali dopo la Guerra furono precettati dal russi: cominciò così la gara fra i blocchi contrapposti, l'Est e l'Ovest, per la conquista dello Spazio. I sovietici partirono in vantaggio e collezionarono una serie di primati, ma poi gli americani ebbero la meglio nello sprint finale. Il saggio è ben illustrato e colpisce la parità di trattamento riservato alle foto delle missioni spaziali quanto alle illustrazioni dedicate ai fumetti ("Tintin sulla Luna"), ai set e alle locandine cinematografiche ("2001 Odissea nello Spazio"), alle illustrazioni di romanzi di fantascienza (come quelle di Chesney Bonestell). Lo "scetticismo spaziale" dei politici fu vinto anche grazie agli scrittori, i fumettisti e i cineasti.
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