Jean Van Hamme
Grzegorz Rosinski
THORGAL VOLUME 3
Panini Comics
cartonato, 2021
310 pagine, 33 euro
Prosegue, con questo terzo corposo volume, la riedizione cartonata targata Panini dell'intera saga di Thorgal. Dei primi due tomi avevamo già avuto modo di parlare: trovate qui le recensioni in cui si spiega chi sia l'eroe di Rosinski e Van Hamme.
https://utilisputidiriflessione.blogspot.com/.../thorgal...
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Il Volume 3 contiene nove storie pubblicate originariamente in Belgio, Francia e Svizzera tra il 1988 e il 1992. Di questi, quattro sono brevi episodi dell'infanzia di Thorgal e di Aaricia, con cui gli autori ricostruiscono il passato dei due giovani destinati poi a sposarsi. La storia con cui comincia il libro, invece, è quella conclusiva della saga nel Paese di Qa, al di là dell'Oceano (una terra fantastica ma che corrisponde, si direbbe, al Messico), dove Thorgal, Aaricia e il loro figlioletto Jolan erano stati costretti a recarsi per una trama ordita dall'avventuriera Kriss di Valnor. Dopo aver scoperto (o capito meglio) il segreto delle proprie origini (legate al naufragio sulla Terra di un velivolo spaziale), Thirgal riesce a riportare in Scandinavia la propria famiglia, e proprio nella terra dei vichinghi (già, perché Thorgal, figlio delle stelle, è stato adottato da una famiglia vichinga e cresciuto come uno di loro) Aaricia dà alla luce, in circostanze molto drammatiche, sua figlia Lupa. A questo punto, però, Van Hamme decide di separare Thorgal dalla moglie e dai figli, facendolo finire schiavo in una terra lontana, si direbbe nell'Europa continentale, dando vita a un nuovo ciclo di avventure vissute in solitaria dall'eroe. Eroe desideroso solo di una vita tranquilla, ma che il destino segnato dalle sue origini coinvolge in vicende crudeli. Il disegno realistico di Rosinki e l'ambientazione vichinga dei primi racconti non devono far credere che Thorgal sia un fumetto storico: è sostanzialmente fantastico, anche se la magia proposta da Van Hamme non trascende mai i limiti del rigore logico: si rispettano regole di coerenza interna del racconto ed è facile accettarle e crederci. La più affascinante delle storie è appunto un ben congegnato meccanismo di viaggi nel tempo, "Il signore delle montagne".
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