Guido Nolitta
Gallieno Ferri
SUPERMIKE!
Sergio Bonelli Editore
cartonato, 2021
306 pagine, 27 euro
Continua la serie di volumi cartonati di grande formato con cui la Bonelli ripropone in edizioni di pregio, destinati alla libreria, i classici di Zagor, inanellando un capolavoro dopo l'altro. "Supermike!" presenta, a colori e in un unico tomo, una storia di Guido Nolitta (Sergio Bonelli) e Gallieno Ferri datata 1975, uscita originariamente su tre albi rimasti impressi in modo indelebile nel cuore dei lettori. A corredo del racconto a fumetti, un apparato critico introduttivo di una decina di pagine, curato dal sottoscritto.
A proposito di Supermike, Sergio Bonelli ha dichiarato, in una intervista: “Tutti gli eroi si sentono fare, prima o poi, l’obiezione che vincono sempre, non le prendono mai, e via dicendo. Allora mi venne in mene l’idea di qualcuno che addirittura scalzasse Zagor”. Insomma, Supermike nacque per mettere in difficoltà lo Spirito con la Scure nel modo più clamoroso possibile, minandone cioè il carisma e l’autorevolezza, dopo essere riuscito anche ad assestargli più volte colpi sopra e sotto la cintura. L’avversario che Nolitta immaginò è uno spaccone arrogante e presuntuoso, Mike Gordon, che si autodefinisce “super” perché riesce a ottenere il massimo risultato in qualunque attività in cui si cimenti. Freddo e calcolatore ma anche animato dal gusto della sfida tesa a dimostrare a se stesso e al mondo la sua superiorità, dopo aver ricevuto una sonora lezione da parte del Re di Darkwood decide di impegnarsi nella sistematica demolizione del credito che il nostro eroe si è guadagnato nella sua foresta, facendone quasi una ragione di vita. Un villain così originale e tanto ben caratterizzato non poteva che entrare di prepotenza nel cuore del lettori, che ne hanno chiesto a lungo un ritorno, venendo accontentati con una seconda storia uscita nel 1984, nove anni dopo la prima.
Probabilmente, alla base dell'idea delle sette prove che vedono impegnati Zagor e Supermike c'è il ricordo di un film, "Le tre sfide di Tarzan", del 1963, sicuramente noto al cinefilo Bonelli.
Chi sono gli invitati ad assistere alla serie di sfide in cui i due contendenti intendono cimentarsi, in una gara che potrebbe avere un esito mortale? Una rapida carrellata mostra capi indiani e autorità militari di tutta Darkwood, a cui lo Spirito con la Scure si rivolge così: “Tra poco sarete testimoni e giudici di una sfida che potrebbe avere sconvolgenti conseguenze per l’intera foresta! Dopo molti anni, durante i quali io ritengo di essermi guadagnato la vostra stima, oggi un nuovo personaggio vuole dimostrare di potermi sostituire grazie alle sue superiori qualità fisiche”. Nolitta e Ferri ci permettono di riconoscere, assisi nell’arena di pietra, alcuni dei selezionati spettatori: fra essi ci sono, per esempio, il colonnello Clark (protagonista di “Territorio indiano”) e il suo collega Faulkner (visto in “Indian Circus”). Ma in realtà, non ha nessuna importanza identificarli tutti. Volutamente, sono stati lasciati per la maggior parte anonimi e indistinti: narrativamente, rappresentano soltanto un simbolo, e per giunta bivalente. Innanzitutto incarnano Darkwood e le sue diverse anime, chiamate a giudicare se il loro Re debba essere deposto; ma certamente danno anche voce alle istanze dei lettori, che assistono al drammatico spettacolo attraverso i loro occhi. Ed è facile immaginare come i commenti che si levano dalle improvvisate tribune al termine della settima prova, quella all’ultimo sangue, siano proprio quelli della platea zagoriana.
Gallieno Ferri
SUPERMIKE!
Sergio Bonelli Editore
cartonato, 2021
306 pagine, 27 euro
Continua la serie di volumi cartonati di grande formato con cui la Bonelli ripropone in edizioni di pregio, destinati alla libreria, i classici di Zagor, inanellando un capolavoro dopo l'altro. "Supermike!" presenta, a colori e in un unico tomo, una storia di Guido Nolitta (Sergio Bonelli) e Gallieno Ferri datata 1975, uscita originariamente su tre albi rimasti impressi in modo indelebile nel cuore dei lettori. A corredo del racconto a fumetti, un apparato critico introduttivo di una decina di pagine, curato dal sottoscritto.
A proposito di Supermike, Sergio Bonelli ha dichiarato, in una intervista: “Tutti gli eroi si sentono fare, prima o poi, l’obiezione che vincono sempre, non le prendono mai, e via dicendo. Allora mi venne in mene l’idea di qualcuno che addirittura scalzasse Zagor”. Insomma, Supermike nacque per mettere in difficoltà lo Spirito con la Scure nel modo più clamoroso possibile, minandone cioè il carisma e l’autorevolezza, dopo essere riuscito anche ad assestargli più volte colpi sopra e sotto la cintura. L’avversario che Nolitta immaginò è uno spaccone arrogante e presuntuoso, Mike Gordon, che si autodefinisce “super” perché riesce a ottenere il massimo risultato in qualunque attività in cui si cimenti. Freddo e calcolatore ma anche animato dal gusto della sfida tesa a dimostrare a se stesso e al mondo la sua superiorità, dopo aver ricevuto una sonora lezione da parte del Re di Darkwood decide di impegnarsi nella sistematica demolizione del credito che il nostro eroe si è guadagnato nella sua foresta, facendone quasi una ragione di vita. Un villain così originale e tanto ben caratterizzato non poteva che entrare di prepotenza nel cuore del lettori, che ne hanno chiesto a lungo un ritorno, venendo accontentati con una seconda storia uscita nel 1984, nove anni dopo la prima.
Probabilmente, alla base dell'idea delle sette prove che vedono impegnati Zagor e Supermike c'è il ricordo di un film, "Le tre sfide di Tarzan", del 1963, sicuramente noto al cinefilo Bonelli.
Chi sono gli invitati ad assistere alla serie di sfide in cui i due contendenti intendono cimentarsi, in una gara che potrebbe avere un esito mortale? Una rapida carrellata mostra capi indiani e autorità militari di tutta Darkwood, a cui lo Spirito con la Scure si rivolge così: “Tra poco sarete testimoni e giudici di una sfida che potrebbe avere sconvolgenti conseguenze per l’intera foresta! Dopo molti anni, durante i quali io ritengo di essermi guadagnato la vostra stima, oggi un nuovo personaggio vuole dimostrare di potermi sostituire grazie alle sue superiori qualità fisiche”. Nolitta e Ferri ci permettono di riconoscere, assisi nell’arena di pietra, alcuni dei selezionati spettatori: fra essi ci sono, per esempio, il colonnello Clark (protagonista di “Territorio indiano”) e il suo collega Faulkner (visto in “Indian Circus”). Ma in realtà, non ha nessuna importanza identificarli tutti. Volutamente, sono stati lasciati per la maggior parte anonimi e indistinti: narrativamente, rappresentano soltanto un simbolo, e per giunta bivalente. Innanzitutto incarnano Darkwood e le sue diverse anime, chiamate a giudicare se il loro Re debba essere deposto; ma certamente danno anche voce alle istanze dei lettori, che assistono al drammatico spettacolo attraverso i loro occhi. Ed è facile immaginare come i commenti che si levano dalle improvvisate tribune al termine della settima prova, quella all’ultimo sangue, siano proprio quelli della platea zagoriana.
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