Stephen King
Richard Chizmar
L'ULTIMA MISSIONE DI GWENDY
Sperling & Kupfer
cartonato, 2022
328 pagine, 16.90 euro
Il fatto che "L'ultima missione di Gwendy" sia il terzo volume di una trilogia non deve scoraggiare il lettore occasionale di questo romanzo, e che sia in possesso di questo soltanto. La storia è affascinante di per sé, e gli antefatti sono tutto sommato comprensibili senza bisogno di lunghi riassunti. Il primo titolo della trilogia è "La scatola dei bottoni di Gwendy", sempre scritto a quattro mani da King e Chizmar: vi si narra di come la dodicenne Gwendy Peterson riceva la visita di uno sconosciuto, che dice di chiamarsi Richard Farris (anche se ha un aspetto umano, probabilmente non lo è) e che le affida una misteriosa scatola di legno da custodire con cura. Sembra un giocattolo: ci sono sette bottoni da premere, che elargiscono premi e punizioni e hanno il potere di distruggere il mondo. Il secondo romanzo, "La piuma magica di Gwendy" è opera del solo Richard Chizmar: la scatola dei bottoni continua a segnare il destino della protagonista che, cresciuta, è divenuta una scrittrice di successo ma deve fare i conti con la diabolica attrazione dell'oggetto che vorrebbe spingere chi lo possiede a premere i bottoni più pericolosi e letali, ed è sempre più difficile resistere. Per questo "L'ultima missione di Gwendy", ormai anziana e malata di Alzheimer, è quella di distruggere la scatola prima che accada l'irreparabile, sfuggendo alla caccia di chi vuole impadronirsene. Il racconto è ambientato nel 2026, in un mondo che fa ancora i conti con il Covid. Gwendy è stata eletta senatrice ed è riuscita a farsi inserire nell' equipaggio di una navetta spaziale in decollo verso la nuova stazione internazionale orbitante, là dove si spera di poter far arrivare anche dei turisti. A bordo con lei c'è appunto un miliardario, passeggero pagante, oltre a scienziati e astronauti. Gwendy spera di riuscire a sparare la scatola dei bottoni nello spazio cosmico così che nessuno la possa più recuperare. Ma la sua memoria vacilla: riuscirà a ricordare cosa fare e come fare? E ci riuscirà, dato che a bordo c'è chi vuole impedirle di farlo? La storia cattura fin dalle prime righe, ci sono agganci con la saga della Torre Nera e con It, è divertente vedere una storia di King ambientata nello spazio. "Adoro questa storia - scrive J.J.Abrams citato in quarta di copertina - un meccanismo perfettamente consegnato che fila come un treno, e ha molto da dirci nei suoi risvolti più sinistri"
Richard Chizmar
L'ULTIMA MISSIONE DI GWENDY
Sperling & Kupfer
cartonato, 2022
328 pagine, 16.90 euro
Il fatto che "L'ultima missione di Gwendy" sia il terzo volume di una trilogia non deve scoraggiare il lettore occasionale di questo romanzo, e che sia in possesso di questo soltanto. La storia è affascinante di per sé, e gli antefatti sono tutto sommato comprensibili senza bisogno di lunghi riassunti. Il primo titolo della trilogia è "La scatola dei bottoni di Gwendy", sempre scritto a quattro mani da King e Chizmar: vi si narra di come la dodicenne Gwendy Peterson riceva la visita di uno sconosciuto, che dice di chiamarsi Richard Farris (anche se ha un aspetto umano, probabilmente non lo è) e che le affida una misteriosa scatola di legno da custodire con cura. Sembra un giocattolo: ci sono sette bottoni da premere, che elargiscono premi e punizioni e hanno il potere di distruggere il mondo. Il secondo romanzo, "La piuma magica di Gwendy" è opera del solo Richard Chizmar: la scatola dei bottoni continua a segnare il destino della protagonista che, cresciuta, è divenuta una scrittrice di successo ma deve fare i conti con la diabolica attrazione dell'oggetto che vorrebbe spingere chi lo possiede a premere i bottoni più pericolosi e letali, ed è sempre più difficile resistere. Per questo "L'ultima missione di Gwendy", ormai anziana e malata di Alzheimer, è quella di distruggere la scatola prima che accada l'irreparabile, sfuggendo alla caccia di chi vuole impadronirsene. Il racconto è ambientato nel 2026, in un mondo che fa ancora i conti con il Covid. Gwendy è stata eletta senatrice ed è riuscita a farsi inserire nell' equipaggio di una navetta spaziale in decollo verso la nuova stazione internazionale orbitante, là dove si spera di poter far arrivare anche dei turisti. A bordo con lei c'è appunto un miliardario, passeggero pagante, oltre a scienziati e astronauti. Gwendy spera di riuscire a sparare la scatola dei bottoni nello spazio cosmico così che nessuno la possa più recuperare. Ma la sua memoria vacilla: riuscirà a ricordare cosa fare e come fare? E ci riuscirà, dato che a bordo c'è chi vuole impedirle di farlo? La storia cattura fin dalle prime righe, ci sono agganci con la saga della Torre Nera e con It, è divertente vedere una storia di King ambientata nello spazio. "Adoro questa storia - scrive J.J.Abrams citato in quarta di copertina - un meccanismo perfettamente consegnato che fila come un treno, e ha molto da dirci nei suoi risvolti più sinistri"
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