lunedì 30 ottobre 2023

LA FONTE DELLA GIOVINEZZA

 


Fabio Civitelli
Giorgio Giusfredi
LA FONTE DELLA GIOVINEZZA
Sergio Bonelli Editore
cartonato, 2023
52 pagine, 9.90 euro


La lettura del diciassettesimo cartonato di Tex “alla francese” (ma destinato all’edicola e venduto a un prezzo competitivo) richiede la conoscenza di alcuni antefatti, come ben dimostra la scure di Zagor al fianco di Aquila della Notte che si vede in quarta di copertina. Non a caso la Casa editrice di via Buonarroti ha pubblicato nel settembre 2023 il n° 9 di una collana denominata “Le grandi storie Bonelli”, intitolato “Le sette città di Cibola”, che raccoglie in unico volume un “classico moderno” zagoriano uscito originariamente suddiviso in tre albi, i numeri 355/356/357 di Zagor, dati alle stampe tra il febbraio e l’aprile del 1995, con i testi di Mauro Boselli e i disegni di Alessandro Chiarolla. “La fonte della giovinezza”, di Giorgio Giusfredi e Fabio Civitelli trova infatti in quell’avventura i propri presupposti. Lì, a partire da un primo episodio intitolato “Conquistadores”, facciamo la conoscenza del saggio sciamano Hopi chiamato Masewi e della sua giovane figlia Shumavi. Gli Hopi vengono però attaccati dai Navajos guidati dal fiero Nakai, i quali rapiscono sia il vecchio uomo della medicina che la ragazza perché rivelino l’ubicazione delle leggendarie Sette Città di Cibola. In una di esse, la Grande Città Rossa del Sud, si crede siano state nascoste le Tavole Sacre, sottratte molti anni prima dagli Hopi ai Navajo. Queste tavole, secondo la tradizione, garantirebbero la prosperità al popolo di Nakai. Le Sette Città, attribuite al misterioso popolo degli Anasazi, si rivelano invece una base di una civiltà antidiluviana, quella di Mu, nemica dell’altrettanto antica civiltà atlantidea (si gettano qui le basi di una lunga saga legata ad Atlantide, condotta negli anni, attraverso varie avventure, da Boselli e dal sottoscritto). Nella vicenda sono implicati anche dei bianchi senza scrupoli, inizialmente alleati di Nakai ma poi destinati a rivelarsi per quelli che sono: assassini e predoni. Zagor e Cico, gettatisi sule tracce del gruppo per liberare i due prigionieri, riescono invece a dimostrare valore, coraggio e nobiltà d’animo agli occhi dei Navajos, che finiscono per far causa comune con gli Hopi, i quali restituiscono le antiche Tavole Sacre. Masewi, grazie alle sue dori sciamaniche, riesce a prevedere un futuro prospero per i Navajos e profetizza: “Un grande capo bianco vi proteggerà dal male”. Il riferimento, naturalmente, è a Tex, che irromperà sulla scena una trentina di anni dopo (ed è questo il punto nodale che unisce gli universi narrativi dello Spirito con la Scure e Aquila della Notte, destinati ad alcuni altri incroci). Non solo: nel corso dell’avventura, Nakai e Shumawi si innamorano e Masewi benedice la loro unione. Fin qui, ciò che accade (riassunto molto in breve) nella storia di Zagor del 1995. Nakai, Shumavi e Masewi ricompaiono sulla scena in altre due avventure pubblicate sulla Collana Zenith: una prima volta nell’episodio immediatamente successivo a quello di cui abbiamo parlato finora, “La strega della sierra”, apparso diviso in due puntate sceneggiate dal sottoscritto (su soggetto di Boselli) e disegnate da Marco Torricelli; una seconda volta nel 2008, con la storia (sempre divisa su due albi) intitolata “L’orda del male”, scritta da Luigi Mignacco e illustrata da Gianni Sedioli. Ne “La fonte della giovinezza” Nakai e Shumavi tornano dunque per la quarta volta e lo fanno nel contesto delle avventure di Tex, invecchiati di trent’anni ma sempre in forma. Di Masewi ci viene invece mostrata, in retrospettiva, la morte, avvenuta per mano di sconosciuti assassini. E’ inseguendo costoro che Nakai trova, accanto ai loro cadaveri, uccisi da mani misteriose, una bambina messicana che adotta e a cui dà il nome navajo di “Sitsi”, che significa semplicemente “figlia”. La piccola è molto confusa riguardo all’accaduto. I ricordi però in parte riaffiorano e il desiderio di scacciare i fantasmi del passato la convince a lasciare Nakai e unirsi a un gruppo di uomini in cerca della mitica Fonte della Giovinezza, legata in qualche modo a quanto accaduto anni prima. Lascio volentieri al lettore scoprire il resto del racconto, però vanno spiegate le parole che Tex pronuncia a pagina 31, allorché Shumavi gli consegna la scure di Zagor, che potrebbe essergli utile: “Conosco questa scure e l’uomo a cui apparteneva”. Ora, sia Nakai che Shumavi hanno conosciuto Zagor, e questo l’abbiamo spiegato. Masewi ha profetizzato l’arrivo di Tex fra i Navajos, ed è accaduto. Ma come può Tex conoscere Zagor? La risposta, che i cultori dei due personaggi sanno benissimo, è contenuta in un albo speciale intitolato “Bandera!”, uscito nel 2021 (in occasione del sessantennale zagoriano) come supplemento della collana “Tex Willer”, che racconta le avventure del futuro Ranger ancora ventenne. In quella storia, scritta da Mauro Boselli e disegnata da Alessandro Piccinelli, viene mostrato l’incontro fra il maturo Zagor e il giovane Tex. Dunque, il Tex di una ventina di anni dopo che ritrova Nakai e Shumavi ricorda l’eroe di Darkwood al cui fianco ha combattuto in una serrata battaglia ambientata in Texas. “Bandera!” a sua volta è il sequel di una avventura zagoriana del 1995, “Texas Rangers”, di Boselli e Carlo Raffaele Marcello, anch’essa riproposta nella collana “Le grandi storie Bonelli” come vademecum per la lettura del team up. Insomma, gli universi dei due eroi stanno collidendo. In attesa di scoprire quali altri incroci uniranno le loro piste, complimenti a Giorgio Giusfredi e al magistrale Fabio Civitelli, noto per essere un certosino cesellatore e qui chiamato a rompere la tradizionale gabbia bonelliana. I colori sono di Laura Piazza.

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