INDAGINE SULL'ALDILA'
- VITA OLTRE LA VITA
di Ade Capone
Priuli & Verlucca
2013, cartonato
210 pagine
2013, cartonato
210 pagine
Singolare e inquietante pensare che proprio questo libro, con l'argomento che tratta, sia stato scritto da Ade Capone soltanto due anni prima della sua stessa scomparsa, avvenuta improvvisamente e prematuramente nel febbraio del 2015. Ade me ne aveva portata una copia e io volli scattare la foto che vedete in apertura. Si trattava del primo titolo della collana "I libri di Mistero" diretta da Alessandro Stanchi. L'autore, oltre a essere uno sceneggiatore di fumetti (ha creato Lazarus Ledd e ha scritto migliaia di tavole bonelliane, soprattutto di Zagor), era anche uno degli autori della trasmissione "Misero" in onda da alcune stagioni su "Italia 1", dopo essere stato nello staff di altri programmi, quali "Il bivio" o "Quello che le donne non dicono". Prima di pubblicare questo libro sul dopo morte, Ade aveva dato alle stampe anche un altro saggio dedicato ai rapimenti da parte degli alieni ("Contatto", Piemme). Sia nel primo che nel secondo lavoro tratti dalla sua esperienza televisiva, Capone dimostra di essere sinceramente interessato agli argomenti di cui scrive, e non si limita a svolgere un compitino. Anzi, la sua scrittura è accattivante e appassionata. Riconoscendo fin dall'inizio di non essere uno scienziato, ma solo un divulgatore, l'autore si limita a mettere sul tavolo i problemi, a porre dubbi, e quindi a evidenziare le possibili risposte così come altri le hanno prospettate. Il libro ha dunque il taglio dell'inchiesta giornalistica, aderente peraltro a quello che si aspetta il lettore che giunga alla lettura provenendo dalla platea televisiva. Si espongono fatti o ricostruzioni di fatti, si intervistano testimoni, si riferiscono esperienze, si fanno ipotesi. La lettura scorre veloce e intrigante. Manca talvolta, per chi come me resta a disagio davanti ai misteri senza risposta, il supplemento d'indagine che risolva il caso magari in termini scientifici, ma del resto di fronte alle apparizioni di fantasmi, che non possono essere oggetto di ripetizione in laboratorio, non si può certo pretendere una spiegazione credibile, come a me piacerebbe, in una equazione matematica. Si parla di spiritismo, di medium, di cacciatori di fantasmi, di religioni a confronto, ma la parte più interessante, dal mio punto di vista perennemente scettico, è quella finale in cui Ade, con grande capacità di argomentazione, affronta il tema della percezione del reale da parte dell'essere umano, e di come la vita e la morte possano essere interpretate solo come affioramenti alla coscienza di realtà ben diverse impossibili da cogliere, evidenze di diversi piani della realtà, fenomeni dovuti alla fisica ancora sconosciuta di particelle elementari. L'entanglement, la teoria dei quanti, l'universo olografico, inquadrano i fenomeni misteriosi esaminati prima in una prospettiva diversa da quella della superstizione o delle credenze e, forse, individuano una via per spiegarli.
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