mercoledì 7 maggio 2025

IL CUORE DI LOMBROSO

 


 
Davide Barzi
Francesco De Stena
IL CUORE DI LOMBROSO
Sergio Bonelli Editore
2021, cartonato
130 pagine, 20 euro

Impossibile, per parlare di questo libro, non partire da Umberto Eco e dal memorabile “Elogio di Franti”, contenuto nel suo “Diario Minimo” (1963), in cui il semiologo piemontese si diverte, ma con assoluta serietà, a esaminare le figure di alcuni personaggi del “Cuore” (1886) di De Amicis, ipotizzando cosa sarebbero diventati crescendo e rivalutando quella dell’ “infame” Franti. Secondo Eco, Derossi muore in guerra, coperto di medaglie, dopo essersi arruolato volontario; Votini spia per l’OVRA; Garrone fa il macchinista dei treni; Enrico è Senatore del Regno; Nobis è divenuto federale, e via dicendo.  Davide Barzi, nella sua postfazione, racconta di aver conosciuto i personaggi deamicisiani prima grazie alla versione a cartoni animati della Nippon Animation trasmessa in TV, in Italia, nei primi anni Ottanta, poi nel quasi contemporaneo adattamento televisivo di Luigi Comencini. Anche lui, come Eco, ci propone un flashforward sul futuro dei ragazzi di “Cuore”, che è ambientato nel 1882, e li immagina adulti una decina di anni dopo. Protagonista del racconto a fumetti, però, non è il maestro Perboni, il primo personaggio a entrare in scena, né Enrico Bottini, né Ernesto Derossi, né tutti gli altri, ma Cesare Lombroso (1835-1909) famoso (e forse anche un po’ famigerato) medico, antropologo e criminologo, noto soprattutto per certe teorie che non riuscì mai a dimostrare riguardo le comuni e determinanti caratteristiche anatomiche dei delinquenti, e purtroppo non altrettanto conosciuto (almeno dal grande pubblico) per altri studi che pure compì. Barzi non manca di mettere benevolmente alla berlina Lombroso per le sue convinzioni sulla fisiognomica ma, nel contempo, lo propone come animato da un profondo desiderio di conoscenza, non privo di una bonaria umanità, mosso da ideali di giustizia e, soprattutto, disposto a rischiare la pelle per risolvere un caso di omicidio. La vittima è Enrico, l’io narrante di “Cuore”. Le circostanze della morte lasciano intendere che qualcuno stia minacciando l’intera classe che fu del maestro Giulio Perboni, e dunque nel corso dell’indagini il professor Lombroso, che si è scelto come assistente e guardia del corpo il robusto Garrone, incontra quasi tutti gli ex alunni della Sezione Baretti, e perfino la “maestrina dalla penna rossa”, la Delcati, rivelando qual è stato il loro destino. Il tutto, ben inserito in una Torino di fine Ottocento ricostruita in maniera documentata e convincente dall’ottimo Francesco De Stena, abile anche nella recitazione dei personaggi e nei costumi che vengono loro messi addosso. Il racconto a fumetti venne pubblicato originariamente nel dicembre 2017 sul n° 63 della collana “Le Storie”, destinata alle edicole. Esiste un sequel molto ben riuscito, realizzato dagli stessi autori, e intitolato “Il naso di Lombroso”: ne abbiamo parlato anche in questo spazio(basta cliccare sul titolo per leggere la recensione). Ci siamo occupati pure di Edmondo De Amicis, e non a proposito di “Cuore” ma del suo “Amore e ginnastica” (anche in questo caso, c’è un link).



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