COCCOBIL E IL MEGLIO DI JACOVITTI 1
Hachette
2017, 60 pagine
cartonato, 1 euro
La Hachette si propone di pubblicare con questa serie tutte le storie di Coccobill realizzate da Jacovitti nel corso di vati decenni, affiancate da avventure di altri personaggi di Lisca di Pesce. La prefazione e le note di Luca Boschi inquadrano perfettamente il personaggio nella produzione del suo autore, e l'edizione ha il pregio di riproporre le storie così come apparvero originariamente, riprese dagli originali o dalla scansione degli albi dell'epoca, dunque con recupero filologico commentato. La prima storia del cowboy assetato di camomilla e del suo fido cavallo Trottalemme (cavallo con una sigaretta in bocca che oggi il politicamente corretto non permetterebbe) è datata 1957 e apparve su "Il Giorno dei Ragazzi", un settimanale a fumetti che, grazie alla cura di Andrea Lavezzolo, riuscì a radunare il fior fiore dei fumettisti dell'epoca, tra cui appunto Jacovitti che all'epoca era già una star. Coccobill gioca su tutti gli stereotipi del western ma non si tratta soltanto di metterli in parodia, quanto di reinterpretarli in modo assolutamente originale attraverso gli stilemi del tutto personali del fumettista molisano (una delle prove che il Molise esiste). Non sono tanto le trame a far ridere, sono le assurdità grafiche e le giravolte verbali dei dialoghi a risultare esilaranti. Già nello stacco fra la prima e la seconda vignetta compare un ometto con una pistola al posto del naso: ecco, sono queste cose a farmi amare Jac. Dopo le trenta tavole dell'avventura di esordio in cui il pistolero jacovittiano sgomina il sistema di potere del riccastro Callagan nella cittadina (ovviamente texana) di Bobbe City, Luca Boschi propone due storie brevi degli anni Settanta apparse sul Corriere dei Ragazzi, dove Coccobill trasmigrò per vivere una seconda viva, cambiando un pochino anche fisionomia (io, forse per motivi anagrafici, preferisco appunto la seconda versione).
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