domenica 15 settembre 2019

ALLA RICERCA DELLE COCCOLE PERDUTE




Giulio Cesare Giacobbe
ALLA RICERCA DELLE COCCOLE PERDUTE
Ponte alle Grazie
2004, brossurato
220 pagine, 12.50 euro

I libri dello psicologo e psicoterapeuta (con devianze buddiste) Giulio Cesare Giacobbe (Genova, 1941) sono sempre di gradevole lettura anche quando affrontano temi seri come le nevrosi e la sofferenza psichica, e se ne possono ricavare buoni consigli pratici pure quando il tono si fa così scherzoso da spingerci a chiederci cosa ne pensino i suoi colleghi dal tono più paludato. Tuttavia i manuali di Giacobbe, a partire "Come smettersi di farsi le seghe mentali e godersi la vita", pur mancando di propositi accademici, riescono a farci riflettere sulle dinamiche mentali comuni a tutti quanti (chi per un verso, chi per un altro). Soprattutto, sono estremamente chiari, al limite della brutalità (pur stemperata da una ironia disarmante). Trovo questo "Alla ricerca delle coccole perdute" il migliore della serie (almeno, quella dei cinque o sei titoli che ho letto). L'assunto di fondo è che ciascuno di noi può essere inserito in una di queste tre tipologie: il Bambino, che ha sempre bisogno di qualcuno a fargli le coccole; l'Adulto, che si fa le coccole da solo; il Genitore, che è l'unico in grado di fare le coccole agli altri. In un normale sviluppo della personalità, si attraversano, crescendo, tutte e tre le tipologie. I problemi sorgono quando non si è in grado di passare dall'una all'altra a seconda delle circostanze, ma si resta pietrificati in una soltanto. E i problemi si complicano quando due pietrificati in una tipologia soltanto fanno coppia fra di loro. Nascono nevrosi di tutti i tipi. La coppia sana è quella formata da due persone che sanno essere, fra di loro e nei rapporti con gli altri, Bambini in certi momenti, Adulti in altri, Genitori in altri ancora.

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