venerdì 6 maggio 2022

HANNIBAL

 

 


 

Thomas Harris
HANNIBAL
Romanzo - Mondadori
Prima edizione agosto 1999
Collana Omnibus
Titolo originale: “Hannibal”
Traduzione di Laura Grimaldi
cartonato - 468 pagine -  lire 34.000

 
Il dottor Hannibal Lecter, già protagonista di un precedente romanzo di Thomas Harris (il fortunato “Silenzio degli Innocenti”, trasportato con successo anche sul grande schermo), è tornato in azione. Si tratta del resto di un personaggio di grande fascino e spessore (crudele ma geniale, efferato ma esteta, cannibale ma coltissimo), e certi personaggi sono duri a morire. I lettori li richiedono a gran voce, vivono di vita propria. Thomas Harris coinvolge e disgusta (per le scee truci a cui ci costringe a essistere. Grande scrittore, comunque.
Dopo essere evaso dal manicomio in cui era rinchiuso, il dottor Lecter si è fatto operare la mano a cui aveva sei dita e si è trasferito a Firenze. Qui ha ucciso il vero professor Fell, sovrintendente di Palazzo Capponi, ne prende il posto e vive dunque nel centro storico della città d’arte per eccellenza, lavorando su libri antichi, suonando il clavicembalo, tenendo conferenze. Solo che Mason Verger, un miliardario americano perverso e pedofilo che Lecter ha ridotto a un mostro senza volto (non ha più la pelle della faccia, data in pasto ai cani o fatta mangiare a lui stesso), paralizzato e chiuso in un polmone d’acciaio, ha posto una taglia miliardaria sulla sua testa: lo vuole vivo per farlo divorare dai maiali di cui è allevatore (ne ha fatti addestrare alcuni ferocissimi, in Sardegna, abituati a nutrirsi di carne cruda e umana in particolare). Questo spinge Rinaldo Pazzi, poliziotto fiorentino che ha scoperto la vera identità di Fell, a consegnare Lecter a Verger. Da qui in poi, occhio allo spoiler perché vi racconto tutto - anche se ormai tutti lo sanno, quel che succede. 
Dunque Rinaldo Pazzi buol consegnare Lecter a Verer, si dicea. Ma non è facile mettere il sale sulla coda al dottor Lecter: non solo Hannibal sventa la trappola uccidendo Pazzi nello stesso modo del più celebre dei suoi antenati nella congiura contro i Medici (sbudellato e appeso fuori di Palazzo Vecchio), ma si trasferisce anche negli Stati Uniti per passare al contrattacco contro Verger. Il quale è un corruttore di prim’ordine e ha dalla sua persino i pezzi grossi dell’FBI, che trovano il modo di mettere sotto inchiesta Clarice Starling, l’unica che potrebbe fermare il dottor Lecter, avendo già trovato il modo di rintracciarlo dopo che è tornato in patria. In questo modo Hannibal resta a piede libero finché proprio la sua attrazione verso Clarice lo pone in condizione di cadere vittima dei poliziotti corrotti che lo catturano e lo consegnano a Verger (invece di arrestarlo). Così, Clarice e Hannibal si trovano a combattere gli stessi avversari e ne hanno ragione, e non è difficile capire che la tesi di fondo del romanzo è che coloro i quali vogliono catturare Lecter sono in realtà più cattivi di Lecter stesso. Così Hannibal, con il suo genio, diventa l’eroe con cui il lettore si identifica e quando alla fine vediamo lui e Clarice mangiare il cervello di Krendler, superiore dell’agente Starling all’FBI e artefice degli intrighi di Verger contro entrambi, ne siamo quasi contenti (anche se la scena è quanto di più efferato si possa immaginare, visto che Krendler è ancora vivo e cosciente e si spenge come il computer HAL in “Odissea nello Spazio” mentre lo mangiano). Verger, del resto, finisce in pasto agli stessi porci sa lui allevati per Lecter. Clarice e Hannibal fuggono insieme: resta il dubbio se lei sia stata ipnotizzata o plagiata o se segua il dottore perché innamorata di lui. Romanzo avvincente, anche se con qualche lentezza di troppo soprattutto nella fase iniziale.
 

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