Diego Fantoni
Giuliano Terzuoli
I PROSSIMAMENTE ZAGORIANI
Zagorianità
brossurato, 2023
258 pagine, p.n.i.
Non ci si finisce mai di stupire della passione che anima i lettori zagoriani frequentatori dei vari forum e gruppi di discussione, o quelli iscritti ad associazioni che si rifanno allo Spirito con la Scure. I più intraprendenti realizzano da anni riviste e pubblicazioni di approfondimento critico, recensioni, interviste, retroscena e anticipazioni o destinate a dare supporto alla ricerca dei collezionisti, ma anche ad appagare la nostalgia dell'infanzia felice che ha benedetto quelli cresciuti con le avventure del Re di Darkwood fra le mani e sotto gli occhi - o magari far riscoprire il sapore degli albi di un tempo ai vecchi lettori. Il volume intitolato "I prossimamente zagoriani", uscito come supplemento della rivista "Zagorianità", raccoglie in ordine cronologiche le strisce conclusive di ogni numero della Collana Zenith dal primo dedicato allo Spirito con la scure (il 52) al 188 (Zagor 137), "Dharma la strega", e dunque dal 1965 al 1976. Che cosa caratterizzava queste strisce di chiusura? La presentazione dell'albo successivo, corredate da una frase enfatica destinata a incuriosire il lettore e da una illustrazione che poteva essere tratta da qualche vignetta o realizzata appositamente da uno dei grafici della Casa Editrice (Raffaele Cormio prima, Luigi Corteggi dopo). Niente di clamoroso, però i lettori leggevano e rileggevano quelle presentazioni, prefigurandosi le emozioni del mese successivo, come guardando il trailer di un film. Fantoni e Terzuoli, pur in mancanza di indicazioni "ufficiali" (i "prossimamente" non erano attribuiti né firmati) attribuiscono con occhio clinico ogni immagine a un autore o stabiliscono la provenienza dei disegni dalla vignetta che veniva anticipata. Impossibile dire se i due ci abbiano azzeccato su tutto, ma ci sono buone probabilità. Non so dire perché dal 1976 in poi i "prossimamente" sono stati fatti diversamente: Fantoni e Terzuoli ipotizzano che per Corteggi l'impegno fosse diventato troppo gravoso con l'aumentare delle pubblicazioni Bonelli di cui doversi occupare, e probabilmente hanno ragione. Vero è che ogni tanto le grafiche di tutte le pubblicazioni cambiano. In ogni caso c'è ancora chi scrive rimpiangendo quelle vecchie e chiedendone il ripristino. La copertina, inedita, è di Roberto Piere.
Giuliano Terzuoli
I PROSSIMAMENTE ZAGORIANI
Zagorianità
brossurato, 2023
258 pagine, p.n.i.
Non ci si finisce mai di stupire della passione che anima i lettori zagoriani frequentatori dei vari forum e gruppi di discussione, o quelli iscritti ad associazioni che si rifanno allo Spirito con la Scure. I più intraprendenti realizzano da anni riviste e pubblicazioni di approfondimento critico, recensioni, interviste, retroscena e anticipazioni o destinate a dare supporto alla ricerca dei collezionisti, ma anche ad appagare la nostalgia dell'infanzia felice che ha benedetto quelli cresciuti con le avventure del Re di Darkwood fra le mani e sotto gli occhi - o magari far riscoprire il sapore degli albi di un tempo ai vecchi lettori. Il volume intitolato "I prossimamente zagoriani", uscito come supplemento della rivista "Zagorianità", raccoglie in ordine cronologiche le strisce conclusive di ogni numero della Collana Zenith dal primo dedicato allo Spirito con la scure (il 52) al 188 (Zagor 137), "Dharma la strega", e dunque dal 1965 al 1976. Che cosa caratterizzava queste strisce di chiusura? La presentazione dell'albo successivo, corredate da una frase enfatica destinata a incuriosire il lettore e da una illustrazione che poteva essere tratta da qualche vignetta o realizzata appositamente da uno dei grafici della Casa Editrice (Raffaele Cormio prima, Luigi Corteggi dopo). Niente di clamoroso, però i lettori leggevano e rileggevano quelle presentazioni, prefigurandosi le emozioni del mese successivo, come guardando il trailer di un film. Fantoni e Terzuoli, pur in mancanza di indicazioni "ufficiali" (i "prossimamente" non erano attribuiti né firmati) attribuiscono con occhio clinico ogni immagine a un autore o stabiliscono la provenienza dei disegni dalla vignetta che veniva anticipata. Impossibile dire se i due ci abbiano azzeccato su tutto, ma ci sono buone probabilità. Non so dire perché dal 1976 in poi i "prossimamente" sono stati fatti diversamente: Fantoni e Terzuoli ipotizzano che per Corteggi l'impegno fosse diventato troppo gravoso con l'aumentare delle pubblicazioni Bonelli di cui doversi occupare, e probabilmente hanno ragione. Vero è che ogni tanto le grafiche di tutte le pubblicazioni cambiano. In ogni caso c'è ancora chi scrive rimpiangendo quelle vecchie e chiedendone il ripristino. La copertina, inedita, è di Roberto Piere.
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