domenica 10 dicembre 2023

SUSPIRIA: L’ERETICO


 

 
Luca Laca Montagliani
Andrea Bulgarelli
SUSPIRIA: L’ERETICO
Annexia
2023, brossurato, 
128 pagine

Esordire dicendo che il saggio su Lucifero firmato da Fabio Celoni (sì, proprio lui) vale da solo il prezzo dl biglietto, sarebbe ingeneroso verso la storia a fumetti che lo precede, che sicuramente suscita ammirazione, per i testi e per i disegni. Ma cominciano da Lucifero il cui nome, come ben spiega Celoni, significa “portatore di luce”, e che comunemente veniva dato ai bambini almeno fino al terzo secolo dopo Cristo (esiste persino un San Lucifero), prima che il teologo Tertulliano non lo indicasse come quello di un sovrano di Babilonia contro cui si scaglia il profeta Isaia, probabilmente per un errore di traduzione della Bibbia in latino, e quindi venisse indentificato a posteriori con Satana, o il Male assoluto. Del resto nella Bibbia non c’è traccia della leggenda, che pure tutti conoscono, dell’angelo ribelle esiliato dal Paradiso e fatto precipitare sulla Terra, un racconto cominciato a circolare in era volgare. Il personaggio di Suspiria, creato da Luca Laca Montagliani (il massino esperto vivente di fumetto erotico popolare, e s’intende “vivente” nel senso di “prima che Davide Barzi e Sylvester lo facciano fuori e diano inizio a una sua seconda vita zombesca") e protagonista con “l’Eretico” del suo terzo episodio, è la figlia di Lucifero: ma non di quello che noi conosciamo dalla tradizione cristiana, quello esiliato, sì, ma da un diverso pantheon demoniaco. L’Eretico è proprio lui, un dio ribelle che predica agli uomini la necessità di porre fine alla sudditanza dagli altri dei: “Il potere è dentro di voi, non piegatevi a nessuno né in spirito né in carne!”. Satanna, la madre di Suspiria, gli fa notare: “Se l’uomo si affrancasse dai timori e dalle superstizioni, avresti contro l’intero pantheon!”. “Non li temo!” replica Lucifero. Sono però le dee, divinità oscure che nulla hanno con le abitatrici dell’Olimpo o di Asgard, a convincere Lucifero a ritirarsi in una volontaria catalessi destinata a durare secoli, e tutto ciò per il più umano dei sentimenti: l’invidia. Tutte vorrebbero avere un figlio da lui ma è Satanna a essere stata fecondata. La scarnificano dunque il volto e uccidono il feto che ha nel grembo, costringendola a fuggire al di fuori del tempo a vegliare l’amante dormiente. Sopravvivono le figlie Suspiria e Nenia, che in questo episodio retrospettivo (in cui si svelano appunto gli antefatti) vediamo bambine. A quest’ultima è dedicato un albetto disegnato da Pierluigi Abbondanza allegato al volume, che in appendice propone anche una serie di matite di Andrea Bulgarelli, davvero evocative nel raffigurare figure sensuali e demoniache, eros e thanatos, orrore e lussuria. Suspiria va a far visita alla madre, che veglia il simulacro di Lucifero, e le domanda: “Perché non ti sei vendicata?”. “Doveva andare così. Perché…? Vorresti pensarci tu?” risponde Satanna. “Nel tempo eternalico del regno oscuro potrei averlo già fatto!”, replica enigmatica la figlia. I lettori più fedeli sanno o sapranno. Sbaglia chi si attende contenuti porno o trattazione banale della materia. Oltre alla copertina del bravo Andrea Jula, esiste una variant cover in tiratura limitata del maestro Emanuele Taglietti. Un servizio fotografico con una modella praticamente perfetta che si aggira per un cimitero completa l’opera. Dulcis in fundo, una storia bonus disegnata da Werner Maresta: Atto di Dolore.


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