sabato 6 ottobre 2018

BARBA E BARNABA



Ugo D'Orazio
BARBA E BARNABA
VITA DA CLOCHARD
Sbam!Libri
2017, brossurato

64 pagine, 8.90 euro

Di primo acchito mi è sembrato di ritrovare Brant Parker, il cartoonist americano (1920-2007) autore, con Johnny Hart, di Wizard of Id e, da solo, del legionario Crock. E' evidente che Ugo D'Orazio, animatore e videografico che pubblica le sue strisce sul sito "Globalist.it", ne ha assorbito la lezione al punto da poterne sembrare un allievo. O il fratello brutto, dato che Parker è inarrivabile. Un altro paragone che mi è venuto in mente è con una strip che pochi conoscono, "Gummer Street", di Phil Krohn (1946), un capolavoro pubblicato negli anni Settanta in Italia sugli "Eureka Pocket", con protagonista la povera gente di un povero quartiere di una metropoli americana. Anche Barba e Barnaba sono poveri, anzi, peggio, sono barboni. Passano le serate guardando un televisore rotto abbandonato in una discarica, mangiano "sbobba marrone" alla mensa dei senzatetto, vivono (sopravvivono) di espedienti. Francesco Artibani scrive nella sua introduzione che fare una striscia è difficile, serve una sintesi coordinata nei testi e nei disegni, occorrono i giusti tempi comici. Mi pare che D'Orazio queste doti le abbia, e se pecca di originalità grafica è brillante nelle battute. Insomma, fa ridere. Che è esattamente quello che si richiede a una strip. La cui arte è difficile, appunto, e meno male c'è ancora chi la coltiva. Meno male che c'è anche chi le strisce le stampa su carta, come Spam!Libri, così che ne resti traccia quando tutto ciò che c'è on line sparirà.

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