Hergé
L'AFFARE GIRASOLE
Comic Art
Collana Grandi Eroi - Le avventure di Tintin
cartonato, 1991
72 pagine
L'affaire Tournesol (1956) è la diciottesima avventura di
Tintin, il giovane reporter creato nel 1929 da Georges Prosper Remi, in arte Hergé (1907-1983), uno fra i più grabdi e famosi fumettisti del mondo, colonna della bedé franco-belga (lui era belga) e punto di riferimento per la scuola della cosiddetta linea chiara. Pur gradevole e divertente come
tutte le altre della serie, questa storia non è quella più indimenticabile. Il professor Trifone Girasole viene rapito dagli agenti segreti di una nazione
nemica (chiaro e lampante il riferimento all'Unione Sovietica e al clima della Guerra Fredda) perché ha la
ritrovato la formula di una vecchia arma sperimentale del Terzo Reich, in grado
di utilizzare le onde sonore come forza distruttiva. Al castello di Moulinsart,
infatti, dove il capitano Haddock ospita Tintin, gli esperimenti del professore
sono riusciti a mandare in frantumi tutti i vetri. I tentativi per ritrovare
Girasole provocano un succedersi di avventure alla James Bond, raccontate con
brio e garbo da Hergé, fino alla risoluzione finale. In realtà poi, le nazioni
nemiche interessate a rapire Girasole sono due, la Borduria e la Sildavia (ma i
riferimenti al totalitarismo sovietico restano, anzi, raddoppiano). Oltre agli
inseguimenti e alle fughe tipiche delle spy-stories, Hergé aggiunge tutta una
serie di divertenti tormentoni, come quello dell'assicuratore che si trova a
più riprese sulla strada di Haddock (che qui si sbizzarrisce in epiteti e
contumelie degni della sua verve di imprecatore). In più c'è il solito teatrino
di personaggi: i poliziotti Dupon e Dupont, la cantante Castafiore, il cagnolino Milù.
L'edizione della Comic Art è impeccabile e rende giustizia al talento e al
genio dell'autore, considerato nei paesi francofoni una celebrità
nazionale (c'è un museo intitolato al suo nome a Bruxelles).
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