venerdì 22 settembre 2023

NELLA PERFIDA TERRA DI DIO

 
 
 

Maurizio Colombo

Omar Di Monopoli
Giuseppe Baiguera
 
NELLA PERFIDA TERRA DI DIO
 
Sergio Bonelli Editore
Cartonato, 2022
180 pagine, 22 euro

“Io i fumetti volevo farli”, scrive Omar Di Monopoli (1971) nella sua postfazione, intendendo proprio l’intenzione di disegnarli. E’ finita che invece si è messo a scrivere: romanzi, racconti, testi per il cinema e la radio, articoli apparsi sui principali quotidiani, ma la versione a fumetti del suo maggior successo editoriale, “Nella perfida terra di Dio” (Adelphi, 2017), l’ha fatta sceneggiare a uno del mestiere, il veterano Maurizio Colombo (1960), e illustrare allo scafato Giuseppe Baiguera (1971), disegnatore con esperienza internazionale, oltre che collaboratore della Sergio Bonelli Editore con all’attivo anche due albi della collana “Le Storie”. La combinazione si rivela vincente. Il graphic novel si inserisce nel recente filone bonelliano degli adattamenti fumettistici di romanzi particolarmente adrenalinici, iniziato con la trasposizione di opere di Maurizio Di Giovanni e di Joe R. Lansdale. Ci sono stati volumi da libreria e albi da edicola del Commissario Ricciardi e dei Bastardi di Pizzofalcone del primo e di Deadwood Dick del secondo, progetti nati sull’onda della decisione della Casa editrice milanese di inaugurare una linea di fumetti particolarmente crudi, denominata “Audace” (in ricordo del vecchio marchio bonelliano delle origini, quando anche Tex veniva considerato, e lo era, particolarmente crudo). Joe R. Lansdale è da sempre uno degli scrittori preferiti di Maurizio Colombo, come dimostrano gli indizi lasciati nelle sue storie di Nick Rader, Mister No, Zagor e Dampyr e come testimonia la straordinaria consonanza fra lo scrittore texano e lo sceneggiatore di Busto Arsizio evidenziata nell’episodio “Fra il Texas e l’inferno” della serie dedicata a Deadwood Dick. Ma anche Omar Di Monopoli ha evidenti debiti con Lansdale, il quale ha alternato i suoi noir con i western spesso e volentieri spostando i confini tra i generi. Del resto Di Monopoli ha scritto degli autentici western contemporanei di ambientazione pugliese realizzando la trilogia composta da “Uomini e cani” (il suo romanzo d’esordio 2007), “Ferro e fuoco” (2008) e “La legge di Fonzi” (2010). Di western pugliese (ambientato negli anni Ottanta con flashback nei Settanta) si può parlare senz’altro anche per “Nella perfida terra di Dio”: ogni scena potrebbe avere un suo corrispettivo filmato da Sam Peckimpah, un regista di culto, di nuovo, di Maurizio Colombo (che peraltro è uno dei massimi esperti, secondo me mondiali, di cinematografia di genere). In una intervista rilasciata a un giornale bresciano (lui è della zona), il disegnatore Giuseppe Baiguera così commenta la sceneggiatura su cui si è trovato a lavorare: “Il lavoro svolto da Maurizio Colombo è stato eccezionale: mettere un romanzo nato per la narrativa sotto forma di un racconto per immagini in un fumetto è molto complesso. La storia parla di un criminale che torna nel suo luogo d’origine, dove affronta un ex sodale diventato nemico, cercando anche di ricomporre ciò che resta della sua famiglia. Un prodotto per adulti, da libreria”. Di Monopoli, nella postfazione al volume, parla invece di “faticosa scelta delle inquadrature da parte di Colombo” e loda l’ “incredibile lavoro sui dettagli operato da Baiguerra, la documentazione meticolosa per i personaggi e le ambientazioni e soprattutto la stupefacente sintonia che è necessario si crei tra sceneggiatore e disegnatore”. Definendo western “Nella perfida terra di Dio” bisogna anche rimarcare l’assoluta italianità dell’ambientazione e dei personaggi: si racconta di terra avvelenata dai rifiuti tossici gestiti dalla criminalità, di un santone che truffa i creduloni, addirittura di suore assassine, in un contesto di squallido degrado. Tra tanti personaggi disperati e crudeli, compreso il protagonista Tore Della Cucchiara, spiccano i due ragazzini Gimmo e Michele, gli unici ad aver ereditato dalla madre (la verità sulla cui sorte resta il mistero fino all’ultimo) quell’umanità che fa sperare in un futuro migliore.

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