Franco Fossati
IL DIZIONARIO DEI MOSTRI
Vallardi
Collana Domino
Prima edizione 1993
brossurato - 286 pagine - lire
10.000
I preziosi volumetti della
collana Domino della Vallardi, piccoli nelle dimensioni ma grandi nei
contenuti, aggiunsero con questo Dizionario (quando ancora c'erano e avevano uno scopo) un altro pezzo di pregio alla loro
collezione. Il prolifico poligrafo, indimenticabile e rimpianto, Franco Fossati (di cui ho avuto il privilegio di essere stato amico e a cui è intitolato un premio per la saggistica critica a fumetti), già autore di un agile librino allegato a un Dylan Dog
Special ("I mostri dalla A alla Zeta"), è enciclopedico come al solito (ne parlo al presente perché le sue tante opere rimangono attuali). Stavolta prende in esame, uno dopo l'altro oltre cinquecento
creature fantastiche e orrorifiche dell'immaginario collettivo. Il naturalista
francese Leclerc Buffon, citato nell'introduzione, sosteneva che i mostri
possono essere di sole tre categorie: per eccesso, per difetto, o per
inversione delle parti. In ogni caso, per dirla con Balzac, i mostri sono meno
rari dei miracoli. Quelli citati nel Dizionario di Fossati sono per lo più di
mostri letterari o cinematografici, collegati e collegabili con quelli delle
leggende e dei miti (finiti quasi tutti nei romanzi e nelle pellicole), più
alcuni mostri "veri",
serial-killer e autori di orrendi delitti, oppure "freak" come
John Merrick, l'Uomo Elefante. Alcuni voci riguardano poi personaggi a fumetti
o della narrativa in generale che non sono mostri loro stessi ma che con i
mostri hanno di solito a che fare, quali Martin Mystére e Dylan Dog; ci sono
poi scrittori, registi, attori, produttori, riviste che hanno fatto la storia
del genere horror. Le voci sono brevi ed essenziali, ma in genere offrono
informazioni corrette e comprensibili. C'è persino "Babbo Natale".
«Com'è possibile vedere in Babbo Natale un mostro? Eppure, per l'emozione o la
paura di vedersi improvvisamente di fronte un Babbo Natale che le portava un
dono, una bambina di quattro anni, Francesca Barioli di Mira (Venezia) è morta
il 25 dicembre 1967». Davvero terrificante.
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